settembre 30, 2008

La pancia


"Nostalgia della pancia" è anche:

> apprendere che una tua amica è incinta del suo secondo figlio (questa volta è una bambina) e gioirne a tal punto che quasi quasi ti commuovi;
> urlare al consorte (mentre sei ancora al telefono con lei) lo sai che aspettano un altro bimbooooo, anzi una bambinaaaaaa
> chiederle in rapida sequenza a che mese sei, come stai, quando nascerà, dove partorirai, chissà tuo marito come è contento, chissà tuo figlio come è contento, chissà i tuoi fratelli come sono contenti;
> dirle almeno sei volte nel corso della conversazione che bello, come sono contenta, sono felice per te e simili;
> dirle che bello così hai fatto la coppietta maschietto e femminuccia (e qui sono caduta nel cliché, pazienza!);
> chiederle se le serve qualche pantalone premaman;
> prepararle seduta stante una pigna di roba-con-la-pancia da prestarle (neanche ne avesse bisogno proprio stasera);
> ...ah, dimenticavo...non vedere l’ora di vedere la sua pancia (e di chiederle se sente già la bimba muoversi);


Voglio rassicurare amici e parenti che leggono questo post: "nostalgia della pancia" non vuol dire pensare già ad una seconda gravidanza...

settembre 29, 2008

Tutti a nanna!



Abbiamo commissionato al nonno creativo due quadretti con i nomi dei bambini da appendere sopra i loro lettini. Eccoli.
Per il momento servono a dare colore alla stanzetta e come aiutino al papà per sdraiare i gemelli al posto giusto! :-D

settembre 26, 2008

Blog & co


Cosa sia Facebook lo sanno tutti. Io l’ho scoperto qualche giorno fa e come mio solito ci ho messo un po’ a capirne il senso.
Nel mio entourage ha preso piede da qualche giorno con conseguente frenetica ricerca dell’amico o del conoscente in rete.
Ho capito che Facebook lo usano quelli che sono lontani e vogliono rimanere in contatto ma anche quelli che lavorano davanti ad un pc e ogni tanto vogliono farsi un po’ i cavolacci propri. Averlo saputo prima: l’ultimo mese di lavoro mi hanno tenuta lì tipo soprammobile (soprammobile parlante però! perché l’argomento donna-gravida-in-attesa-di-gemelli dà grandi spunti di conversazione).
Ho capito che la propria pagina di FB funziona un po’ tipo blog così mi sono detta che il blog io ce l’ho già, anzi me l’ha detto il consorte quando ha visto che sono partita con l'album di foto delle vacanze (vecchie vacanze, naturalmente): ma quante cose vuoi fare?
Poi ho capito che ti può contattare il compagno delle elementari e dopo che gli hai detto che sei una neomamma e lui ti ha detto cosa fa nella vita, scopri che vive e lavora non distante da dove vivi e lavori tu ma che è più facile incontrarsi in rete che non per caso in metropolitana.
Poi ho capito che se dai uno sguardo al profilo dei colleghi scopri che qualcuno ha un blog, come te, ma tu non lo sapevi e neanche loro sanno che tu ne hai uno. E allora mi son detta che abbiamo tutti tante cose da dire. Siamo diventati tutti più profondi? Forse nessuno ci ascolta più? Oppure abbiamo tutti l’hobby della scrittura...

settembre 24, 2008

La mela? Ci piace.

Appuntamento dalla pediatra. Si parla di svezzamento. Sul tema ho letto di tutto e di più ma voglio capire bene cosa mi dice.
Premesse: lei è una che parla veloce e io sono una che ha una tara per le informazioni culinarie dette a voce, roba che quando mia suocera mi spiega una ricetta, già al secondo ingrediente mi sono persa.

E allora mi concentro.
Carota, patata, zucchina...
Il mio bimbo più riservato si lancia in un monologo a voce sostenuta. Invito mia mamma ad aspettarmi fuori ma la dottoressa le dice di restare, così sente anche lei. E lì mi viene il dubbio che mi abbia già inquadrata.
Brodo, farina di riso...
Ok, mi concentro.
Penso che poteva anche darmi un prestampato. E poi domando: "Quanto liquido? Quanta farina?"
Risposta: Veda lei...basta che non faccia un pastone.
E allora penso che ho un’altra tara, quella dell’andare ad occhio e penso anche al tempo che ci ho messo per fare un purè in busta di una consistenza normale. Vabbe’ si vedrà. Tanto oggi comincio con la mela grattugiata. Non vedo l'ora.
Mando sms al consorte: provo da sola o aspetto te? (Insomma, è sempre una prima volta, no?).
Risultato: Christian ha già capito tutto, persino come “leccarsi i baffi”! Mattia no, ma ha gradito lo stesso. Io, divertita, ho scattato quindici foto per immortalare l'evento. Poi mi ha sfiorato un pensiero: sta per finire l’era del biberon, adesso tocca mettersi sotto sul serio.
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Se i miei figli potessero parlare mi direbbero: cara mamma, grazie mille per la novità di oggi. Abbiamo gradito. Per oggi è andata così ma da domani vorremmo un cucchiaino di silicone come tutti i nostri amici neonati...
(domanda di stamattina del consorte: fino a quanti mesi si è neonati?)
Cara mamma, vedi anche di darti una mossa. Le verdurine per le nostre future pappe devono essere sempre fresche e il frigo sempre pieno, mi raccomando. (E sul finale c’è senz'altro lo zampino della nonna!).

settembre 21, 2008

Water therapy


Ieri mio marito mi ha vista entrare in bagno con un pargolo piangente in braccio, aprire il rubinetto del lavandino e sedermi sulla vasca da bagno ad aspettare.
Lì per lì ha pensato che in questi quattro mesi mi fossi silenziosamente esaurita e stessi cominciando a tradire preoccupanti segni di squilibrio.

Scusa, Laura, cosa stai facendo?
Gli faccio sentire il rumore dell'acqua, li rilassa e smettono subito di piangere!

Ecco, sicuramente non ho fatto la scoperta del secolo. I rumori della natura in genere rilassano. Non sarà una cascata, un ruscello o simili ma con loro funziona lo stesso.

Voglio rassicurare gli ambientalisti, non è che tengo il rubinetto aperto per delle mezzore, mi basta un minuto. Vi sembra comunque troppo? Lo decurterò dal tempo di durata della mia doccia.

Io Tarzan, tu mamma

Giornata chiassosa oggi.

Mettici Christian che ha iniziato la giornata con un bel bagno rilassante (e non dico altro).
Mettici che (sempre lui) ha imparato a fare un urlo da Tarzan in miniatura quando il sonaglietto gli cade dalle manine.
Mettici che hanno mangiato ad orari diversi (sfasati di 1 ora e mezza circa) e la giostra della poppata ha dato un bel ritmo alla giornata.

Alle ore 18.00 il consorte ha dato forti segni di nervosismo (dai, che domani lavori e ti rilassi un po’!).

Poi inspiegabilmente in mezzo ad una discreta confusione (zii e cuginetto a cena da noi) se ne sono stati belli tranquilli e rilassati a godersi la serata.

P.S. (per il consorte): non è sempre così, fidati! E poi, per dirla tutta, ti è riuscita anche una pennica di due ore e mezza, cosa vuoi di più?

settembre 19, 2008

Di gemelli parlando...


1° considerazione:
Saranno anche gemelli. Si assomiglieranno anche un po’. Ma uno è la tranquillità fatta persona, passa mezzore a parlottare anche da solo, sorride a dismisura ed è in pace con il mondo intero. [Mattia]. L’altro è tarantolato, parla e sorride quando vuole lui e ha già chiaro come ottenere ciò che vuole [Christian]. Che ci fosse un gemello dominante lo sapevo, ma se continua così, questo ci rigira come calzini.

2° considerazione:
Sempre in giro con i gemelli.
Papà sessantenne di gemelle ormai trentenni: “
ah, finchè sono così è tutto bello, poi vedrà! Le mie? Sempre a litigare, sempre in competizione”
Mamma trentenne di gemelle di due anni:
“secondo me le mie si odiano, sono invidiose, litigiose...”

Mai i gemelli non erano fratelli uniti uniti uniti, che si cercano sempre, che guai a separarli, che se a uno fa male la pancia l’altro lo sente? Saranno mica leggende metropolitane? Ditemi che con i gemelli maschi è tutta un’altra cosa.

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settembre 18, 2008

Con calma, non c'è fretta



Nella futura stanza dei bambini c’è una tapparella rotta da cinque giorni che attende di essere aggiustata e c’è un lettino nuovo montato a tempo di record, dietro minaccia di montarmelo da sola (la manualità non è il mio forte!).

C’è chi pensa che le cose vadano fatte con calma ma nel giro di qualche giorno, tuttalpiù di una settimana: IO.
C’è chi pensa che le cose vadano fatte con calma ma nel giro di qualche mese: LUI.

Lui dice di lei che vuole le cose OGGIperIERI
Lei dice di lui che è l'INDOLENZA PERSONIFICATA e gioca la carta dello sfinimento.

Questione di punti di vista.

La mission del week end è trasferire i gemelli nella stanzetta. Vi faccio sapere come va a finire.
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settembre 15, 2008

Mamma chioccia al quadrato

Ultimamente mi sono osservata. Sono più chioccia di quattro mesi fa.

1° caso:
Stamattina il papà ha portato i gemelli in ufficio.
Novità: io da sola a casa senza di loro per la prima volta in quattro mesi.
Non è che non li avessi mai lasciati soli [dove per SOLI intendo SENZA DI ME]. Anzi. Già dopo pochi giorni a casa, mi capitava di uscire per qualche commissione più o meno lunga e di lasciarli alla nonna o al papà senza particolari ansie o sensi di colpa. Ma loro fuori, nel mondo, senza di me non c'erano mai stati. Forse una volta, Mattia all'Esselunga nel marsupio con papà.
Comunque: loro escono. Dopo mezz'ora penso "adesso li chiamo e sento come va, voglio sapere se sono tranquilli oppure no". Poi penso che il consorte si infastidisce. No, non chiamo. Sì, chiamo. Alla fine, un'ora dopo, chiamo. Risposta: "sì, sì, sono qui che ridono...".
Loro tornano.
"Come mi siete mancatiiiiii!"
"Laura, siamo stati via al massimo un'ora e mezza!"

2° caso:
Fin da subito ho capito che non sono una mamma "possessiva". Non mi dà fastidio che gli altri prendano in braccio i miei bambini, li tocchino, etc. ma da un mese e mezzo a questa parte c'è una novità.
Gli amici e parenti che leggono il blog sono avvisati: mettiamo che uno dei bambini piange, mettiamo che voi decidete di prenderlo in braccio al posto mio, mettiamo che non riuscite a consolarlo e farlo smettere entro 7 secondi. Ecco: vogliate cortesemente restituirlo immediatamente alle braccia di mammà!
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settembre 13, 2008

Tone up

Una volta avevo delle braccia da signorina.
°
In palestra?
Solo i pesi da fitness rosa. Se proprio ero in vena, quelli blu.
°
Il mio massimo sforzo?
Tragitto auto-ascensore con una cesta da sei di minerale.
°
Adesso, nell'arco di una giornata:
sollevo/tengo in braccio più volte due bambini (non insieme, eh) che si avviano a raggiungere gli otto chili cadauno;
li prendo e li rimetto più volte nelle loro sdraiette (comodissime per loro ma pessime per la schiena di genitori & co);
trasporto due sdraiette complete di bambino dalla camera da letto alla sala;
sorreggo otto+otto chili di bambino durante il bagnetto;
sorreggo più volte otto+otto chili di bambino per sciacquatina estemporanea di sederino nel lavandino;
almeno una volta al mese sposto gli ovetti dalla nostra auto a quella del nonno e quando ci riaccompagna a casa, trasporto n. 11 chili e mezzo (3,5 kg di ovetto + 8 kg di bambino) da macchina a casa perchè gli ovetti rimangano a noi. [Gli altri 11 e mezzo toccano al nonno].

Risultato:
ho la schiena dolorante;
sono più gobba di un anno fa;
mi fanno male le ginocchia;
e ho due braccia che neanche uno scaricatore di porto.

Quando si cominciano a usare glutei e addominali
?

settembre 12, 2008

A spasso con i gemelli



Uscire con due gemelli al seguito è come girare con una parrucca color fucsia in testa. L’attenzione che attiri su di te è la stessa.

Fa piacere, per carità: la gente ti sorride, ti saluta e ti domanda. C’è chi ti fa gli auguri, chi i complimenti e c’è perfino chi ti benedice (!).

Ci sono domande di rito. La prima in assoluto: “sono monozigoti?” e poi specificano "erano nella stessa sacca?".
Per tutti (me compresa fino a 10 mesi fa) i gemelli si dividono in mono o
eterozigoti. Nel primo caso i bimbi sono nella stessa sacca e si assomigliano come due gocce d’acqua, nel secondo no.

La realtà è che esiste un terzo caso [il termine medico è gravidanza monocoriale biamniotica]. L'ovulo fecondato è uno solo, i bambini sono geneticamente identici, condividono la placenta ma si trovano in sacchi amniotici separati.
E io ero quel caso lì.

Siccome per carattere sono una "dal dettaglio facile" [dico le cose come stanno e non mi piace approssimarle per difetto] i primi tempi mi inoltravo in improbabili spiegazioni medico-scientifiche. L’interlocutore mi guardava stupito e anche poco soddisfatto.
Adesso ho imparato:

- sono monozigoti?
- SI’ (secco). Però qualche differenza c'è.

La seconda domanda di rito è: "maschio e femmina?". Anche se vai in giro con due maschietti vestiti di celeste che più celeste non si può [@2gemelle: mi sono permessa di citarti!]. Niente da fare, nell'immaginario collettivo la coppietta bimbo&bimba è il non plus ultra.

Mi permetto di segnalare che il passeggino affiancato e l’abbigliamento identico identico amplificano l'effetto "tutti pazzi per i gemelli". Le future bi-mamme sono avvisate.

settembre 08, 2008

Fame blu


Se ci sono due bambini urlanti per la fame.
Se hai pronto un solo biberon e lo porgi al più urlante dei due.
Se quello che aspetta scorge una goccia di latte sulla guancia del fratello.
Ecco il risultato.
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P.S. per i nonni Angela e Osvaldo: dando uno sguardo alle altre foto fatte nella stessa giornata, riteniamo che quello con il biberon sia Christian e quello che lo agguanta sia Mattia. La ricostruzione è stata fatta tramite il colore della tutina quindi non siamo sicuri al 100% (12.09.2008)

Pedicure-à-porter


Stanotte ho fatto un sogno, anzi credo di averne fatti tanti ma l’unica parte che mi ricordo è questa:

sono sdraiata su un lettino (credo in un centro estetico), Stefano Gabbana (sì, sì, proprio lo stilista) guarda i miei piedi e dice: “eh, ma qui la pedicure andrebbe fatta con più frequenzaaa!”. Io mi affretto a spiegargli, a mo' di scusante, che ha ragione ma ho a casa due gemelli di quattro mesi. Prima di andare via mi taglia i capelli: un taglio pari, senza scalature (approfondirò l’argomento "difficoltà di comunicazione con categoria parrucchieri" in un altro post).

Si sa che gli elementi dei sogni derivano spesso dal nostro vissuto recente. Effettivamente l'altroieri al consorte sono caduti gli occhi sui miei piedi e mi ha detto "non sarebbe il caso di fare un po' di pe-di-cu-rE?" e per dirmelo lui... (!) mentre di acconciature e tagli scalati ho parlato sabato sera con una amica. E' Stefano Gabbana che non capisco da dove venga fuori...

Considerazioni:
- ieri sera non ho digerito l’ennesima pizza ordinata sotto casa e si sa che lo stomaco pesante agevola i sogni strani;
- come di recente per un sogno del consorte, potrei consultare la Smorfia on line e buttare giù una bella cinquina da giocare rigorosamente sulla ruota di Milano, che è la città della moda. Chissà mai che sia la volta buona!

settembre 05, 2008

Il complemese


Oggi i bambini compiono quattro mesi di vita.

Che il tempo corra è universalmente noto. Che io abbia poco piacere che crescano in fretta l'ho già scritto. Però, come qualche amico di blog mi aveva assicurato, è incredibile vederli fare piccoli e grandi progressi e ogni fase è unica e irripetibile. Confermo.

Oggi sanno vocalizzare per minuti interi e sorridono in abbondanza. Stringono forte qualcosa e non la mollano più. Ti seguono con gli occhi quando ti muovi e abbozzano una specie di risata quando la mamma gli fa fare lo "shake".

Loro scoprono il mondo e noi ci sorprendiamo ad ogni loro conquista.

Bilancio di questi primi mesi:
- umore sereno, come mai nella vita (e il consorte ne sa qualcosa)
- adesso è tutto abbastanza facile, il "bello" verrà dopo...(leggo i blog delle altre mamme!)
- prevedo crisi esistenziale quando dovrò tornare al lavoro...
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settembre 02, 2008

Teniamoci in contatto...


Qualche volta (in genere d'inverno) per prendere sonno ho bisogno di un "contatto".

Dicesi "contatto": mio sedere contro schiena o sedere di marito (tipo Robe di Kappa) oppure mio piede contro polpaccio o gamba o piede di marito. Superfluo dire che, come ogni uomo che si rispetti, la cosa infastidisce non poco il consorte.

I bambini?
Tutti la mamma!