febbraio 23, 2009

Il cavallo a dondolo

Alzare il sonoro prima di riprodurre il video:

Aaa aa aaa!
Aaa aa aaaaa!
Aaa aa aaaaaaa!


febbraio 20, 2009

Segue da [A volte ritornano]

A CHI HA COMMENTATO il post precedente: grazie di cuore per l'incoraggiamento! Ecco come è andata:
1) La notte pre-colloquio ho dormito senza troppi patemi d'animo, diciamo pure che sono crollata alle 22.30 circa (cosa più unica che rara). Nella fase pre-risveglio credo di avere sognato qualcosa in merito ma potrei sbagliarmi.
2) La segretaria "non ci vediamo da un anno, sarai in perfetta forma" era assente (peccato!).
3) La domanda sulla prole me l'hanno fatta, la "radiografia" no. O almeno non me ne sono accorta.
4) La mia richiesta sul come e quanto lavorare sembrerebbe accordata.
5) La maternità mi ha resa più sicura? boh?! Forse sì. Si vedrà. Adesso abbiamo solo rotto il ghiaccio.
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A MIO MARITO che prima di uscire di casa mi ha fatto ridere, incoraggiandomi (ironicamente) a recitare un mantra per caricarmi e affrontare il "nemico", dedico queste righe tratte da un film con De Niro e Cuba Gooding che ci siamo visti mille volte:
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"Il palombaro non è un combattente, è un esperto in ricerca e soccorso. Riporta su quello che è affondato. Ritrova quello che si è perso in mare. Toglie di mezzo quello che è di intralcio. Se è fortunato, muore giovane 70 metri sotto il pelo dell'acqua, perché così soltanto può aspirare a diventare un eroe."

febbraio 18, 2009

A volte ritornano

Per la serie "a volte ritornano", venerdì mattina andrò in ufficio - dopo dodici mesi - per capire se/come/dove/e/perché (be', il perché è l'unica cosa certa) tornerò a lavorare.
La voglia di varcare quel cancello, prendere quell'ascensore e infilarmi in quella gabbia di matti è pari a quella di andare al Grande Fratello, come concorrente.
E' da un anno che mi relaziono solo con amici, parenti, negozianti, call center e medici. E siccome i primi te li scegli, i secondi no, ma gli altri tre li paghi (e quindi sono quasi sempre ben disposti), sono curiosa di vedere se la maternità mi ha resa un po' più sicura di me e delle mie capacità.
Sarebbe un grande cambiamento.
Prima cosa. C'è il fattore scarpe: da un anno uso solo scarpe da tennis (per la mole prima e per comodità poi) e non sono più abituata a portare altro. Un po' come quando indossi sandali e infradito per un'estate intera, solo che qui l'estate è durata un anno. Allora mi sono comprata un paio di scarpe da signorina, appositamente di un numero in più e ci giro per casa da un paio di giorni, ché non mi sembra il caso di arrivare lì con il mal di piedi.
Poi c'è il fattore "è un anno che non ci si vede, sarai in perfetta forma!" che la segretaria ti butta lì al telefono. Da noi (sebbene faccia l'impiegata e non lavori in un nightclub) hanno questa abitudine: gran sorriso di benvenuto, domanda sulla prole, un "bel cappottino" (a volte palese occhiata al lato B) e a seguire il complimento di circostanza. Che a me, se mi chiedono solo dei bambini, va bene lo stesso.
Qui la butto sull'estetica ma la questione è un'altra. Innanzitutto che mi sono già fatta delle belle idee su quanto e come intendo lavorare (che magari questi mi rispondono picche su tutti i fronti).
Al di là del fattore economico che poi decide per te, continuo a farmi un sacco di domande: sarà il momento giusto per rientrare? Quanto farà bene a me? E a loro? Quanti problemi sorgeranno poi che adesso neanche riesco ad immaginare? Quanto sono pronta io per questo cambiamento? E loro?
Lo scopriremo solo vivendo, dice quella canzone.
Solo alla morte non c'è rimedio, diceva la mia nonna.
Posso sempre tornare indietro. Penso io. Anche se è più facile a dirsi che a farsi.

febbraio 15, 2009

Flashback e coincidenze

Qualche giorno fa. Per caso mi sono seduta sull’angolo del letto. Per caso indossavo un paio di jeans ma non avevo ancora messo una maglietta. Per caso mi sono guardata riflessa nello specchio lì di fronte. E ho avuto un flashback:
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Visita ginecologica a 40 giorni dal parto.
La dottoressa che mi dice: "caspita, la pancia ti è andata via tutta! Ma mi raccomando, ASPETTA un po’ prima di fare gli addominali!"
Io sul lettino che le rispondo: "ehm, ah, sì sì, certo!"
[Ma in realtà penso: ma-quali-addominali-e-addominali?-Ma-mi-hai-vista-bene?] Ché si sa, da sdraiati è tutto più piatto; ché io la pancia non l'avevo neanche nei periodi più bui; ché se pesi quindici chili in meno di un mese prima, ti senti per forza magra.
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Ecco: così, per caso, ho capito cosa intendeva. Così, per caso, mi son resa conto di aver ASPETTATO a sufficienza.
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P.S. Dedicato a tutte le pance post parto che passano di qui (e anche a qualche papà con la pancetta :D!)

febbraio 13, 2009

Manuale delle Istruzioni


Le mamme rodate lo troveranno banale ma ieri pensavo che da questo momento in poi mi servirebbe un Manuale delle Istruzioni. Una guida scritta sul cosa fare e non fare, che sui vari libri di Tate & co queste indicazioni mica le ho trovate.
Mi spiego. Fino ad ora i bambini stavano lì dove tu li mettevi. Punto. A breve si muoveranno e inizieranno ad esplorare l'ambiente dove abitano. Non appena cammineranno e avranno libero accesso ad ogni luogo ed antro della casa come mi dovrò comportare?
Dovrò bloccare cassetti e ante con gli appositi aggeggini in vendita? Oppure allontanarli ogni volta che si avvicinano a qualcosa? (Il che vorrebbe dire monitorarli ogni nanosecondo della loro giornata, cosa che forse sarà necessaria, indipendentemente dai blocca cassetti).
Lasciare soprammobili e oggetti (non pericolosi) alla loro portata, dicendogli no, non si tocca, che se vanno in casa altrui poi sanno come comportarsi? Oppure fare tabula rasa, rendere più minimal l'ambiente, risolvendo il problema alla radice?
Ho capito che con buon senso e misura si può far da sé, senza che nessuno ti spieghi niente, ma a volte un parere in più...

febbraio 09, 2009

La chioccia e i suoi pulcini

Mi dicono che sono una mamma chioccia. Nel senso che i bambini li mollo poco e se li mollo è per necessità. Si contano sulle dita di una mano le volte in cui siamo usciti la sera lasciandoli ad una nonna. Gli amici vengono qui.
Un po' è per non approfittare dell'aiuto dei nonni anche in orario seral-notturno e un po' per altro.
Io lo trovo abbastanza normale. Ci sono mamme più disinvolte di me ma anche mamme più chiocce di me.
Dicono che poi, quando crescono, la "chioccite" passa.
Dicono che poi, quando crescono, passa anche alle nonne tutta questa smania di tenerli.

febbraio 04, 2009

Desiderio di maternità

Mi chiameranno anche cuore di pietra (che se piango è solo per rabbia o tristezza) ma che emozione oggi quando l’amica che non ci vedeva da due mesi si è commossa a sentire il mio Christian dire mamma.
Che sorpresa - mi ha detto - non me lo aspettavo!

Quanto è prepotente il desiderio di maternità.

febbraio 03, 2009

Ma il girello?


Se i bambini sono due e sei spesso a casa da sola. Se ci impieghi due minuti per farli sedere (uno soprattutto) perché da quasi un mese tengono sempre le gambe rigide per stare in posizione eretta. Se non è che puoi tenerli sempre in piedi o lasciarli attaccati alla sponda del lettino o del box e poi andartene a sistemare la casa. Se a suo tempo ti hanno regalato due girelli. Ti domandi se sia il caso di usarli. O anche uno soltanto, visto che non abiti in una reggia.
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Ma il girello non era stato abolito definitivamente?
Non era stato messo al bando da tutti i pediatri?
O era quella cosa che hanno usato tutti, quante palle!?
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Domandiamo alla nostra pediatra, che soprannominerei definitivamente fatemi-una-domanda-ma-poi-datevi-da-soli-una-risposta:
Noi: volevamo chiederle cosa ne pensa del girello?
Lei: bah! non è che sono proprio contraria ma se lo dovete comprare, fate a meno...
Noi: veramente ce ne hanno regalati due ma siamo indecisi se usarli o no. Dicono che...
Lei: diciamo che con il girello girano da soli per casa (n.d.r. nel mio caso potrebbero fare al massimo due metri di corridoio) mentre se li lasciate nel box si muovono in sicurezza e rafforzano i muscoli insomma...VEDETE VOI!