settembre 28, 2012

Di telefonate e intermittenze

Squilla il cellulare.
Numero in chiaro. Prefisso 095.
Direi Catania o comunque Sicilia.
Rispondo.

Pronto?
Buongiorno signora. E' la Regione Lombardia...
Mmm, non l'avrei mai detto...
Parlo con uno dei genitori di Christian eccetera eccetera?
Sì. Di cosa si tratta?
Prima mi deve dire la data di nascita del bambino.
Sì ma per che cosa mi sta chiamando?
Non posso dirglielo, è la privacy.
E va bene, ecco la data...
Benissimo. Mi conferma quella visita medica che ha prenotato dieci mesi fa?
Ah, sì certo. Ma già che ci siamo le confermo anche quella per mio figlio Mattia. Stesso giorno ma un quarto d'ora dopo.
No no, io la sto chiamando per questa prenotazione, per quella dell'altro figlio verrà ricontattata.
D'accordo, grazie.
Clic
Clic

Mezz'ora dopo. Telefonata del marito

Ah, senti. Mi hanno chiamato da un numero strano. Volevano che confermassi un corso che deve fare Mattia. Gli ho detto che queste cose le segui tu e di chiamare te ma mi hanno risposto che non possono perché la prenotazione è agganciata al mio numero. Richiameranno stasera...

Corso? Numero strano? Sarà uno 095.

Prima considerazione: come ha fatto la Regione Lombardia ad approdare al numero di cellulare di mio marito? Bah, non voglio neanche saperlo. Perché la possibilità che io abbia dato il suo recapito per cose mediche e/o appuntamenti è abbastanza remota.
Seconda considerazione: in un periodo in cui parlo ossessivamente di visite, controlli e corsi di ogni genere è abbastanza normale la reazione di mio marito. Significa che mi ascolta. Mi ascolta come la maggior parte degli uomini ascoltano le donne. Come le lucine dell'albero di Natale. A intermittenza.

settembre 23, 2012

Di tosse, annessi e connessi

Per la serie chi ben comincia, a sole due settimane dall'inizio dell'asilo abbiamo vinto il raffreddore e la simpatica tosse da fumatore (grassa, per intenderci). Quella che i pediatri ti spacciano per normale se il tuo bambino va al nido e/o vive in una metropoli. Solo che noi ormai siamo alla materna e viviamo nell'hinterland. Però ce l'abbiamo lo stesso. 
E' che a me la tosse mi manda sempre un po' in paranoia. Sarà per i nostri episodi di tosse asmatica. Sarà che la storia della tosse col sibilo o senza sibilo non l'ho ancora capita (e infatti non faccio il medico). Sarà che ogni volta in casa si apre il dibattito sciroppo sì/sciroppo no (ma la faccenda che si tratta di una difesa dell'organismo la so solo io?). Oppure sarà che l'ultima volta Mattia si è trascinato la tosse per un mese e mezzo e al controllo dopo il secondo ciclo di antibiotici la pediatra mi ha buttato lì un: non so se l'altra volta gliel'avevo detto che più che una bronchite sembrava una broncopolmonite...  Ma sei scema? Ho (solo) pensato. Perché (ammutolita) credo di aver risposto: ah, ecco. A chiosare degnamente ci ha pensato a casa il consorte: l'ho sempre detto che la nostra pediatra non capisce un cacchio! (Anche se a dir la verità, quella che dice cacchio in famiglia sono io).
Tornando a noi, al raffreddore e alla simpatica tosse produttiva c'è da dire che quest'anno partiamo avvantaggiati. Abbiamo fatto il salto di qualità: l'acquisto di un aerosol che va a velocità supersonica (qui quello del 2008) ma soprattutto abbiamo imparato a soffiarci il naso, solo ed esclusivamente su richiesta ma è comunque un progresso, anzi Il Progresso.
Questo post nasce un po' come antisfiga per esorcizzare l'ansia della stagione dei malanni. Peraltro noi abbiamo dato un po' in tutte le stagioni. 
Che poi c'erano anche quelli che dicevano vedrai, al nido si fanno gli anticorpi e poi alla materna sono rocce... Embè? Scherzavano.

settembre 21, 2012

Voce del verbo socializzare

Stamattina ragionavo sul fatto che sto cominciando a socializzare con le altre mamme dell'asilo solo oggi (al secondo anno) mentre fino a quattro mesi fa mi stavano quasi tutte mediamente sulle palle. E poi mi lamento che ho due figli un tantino asociali...
Che poi non è del tutto vero ma: 
punto 1 - essendo in due fin dalla nascita, loro tendono a "bastarsi" a vicenda (e questa non è una cosa bellissima ma fisiologica sì); 
punto 2 - assorbono come spugne le mie sensazioni quindi se in una data situazione io non sono a mio agio, loro lo recepiscono con le ovvie conseguenze. Tolte queste due varianti, sono due bambini dolci e che amano la compagnia. Selezionata.
Fatta questa importante considerazione, ufficializzo che anche noi ci siamo interessati all'attività extrascolastica, nonché sportiva, da svolgere durante la settimana. Lo so che ci sono bambini che a 4 anni giocano a calcio, a tennis e tirano di scherma ma noi siamo lenti anche in questo (la presenza a singhiozzo del papà e il nostro poco spiccato senso sportivo a mio avviso non aiutano ma questo è un altro capitolo). So anche che ci sono pupetti che alla materna hanno un'agenda più fitta di un manager rampante ma tant'è. 
Detto questo, noi approdiamo ad un corso di ginnastica dal nome molto basico, tipo gioco e spazio o qualcosa del genere. Roba da principianti, insomma. Ma motivo d'orgoglio per noi perché è comunque una prima volta.

- per essere precisi il corso si chiama movimento e gioco: una su due l'avevo azzeccata!

settembre 10, 2012

...batti un colpo!


Questo post è per dire che esistiamo ancora.
Fatichiamo a conciliare i nostri desideri con la quotidianità ma continuiamo a fare del nostro meglio (dopo aver fatto del nostro peggio).
Tentiamo di resettare sempre e di cancellare una giornata storta con una dritta: qualche volta ci riusciamo, qualche volta no.
Dietro al plurale maiestatis c'è la mamma al quadrato. Di fronte ci sono due ometti che alla mia domanda ma la vostra mamma com'è? mi rispondono: sederona! Divertita e anche un po' interdetta, mi tocca allora precisare: intendevo dire, ma è brava o cattiva? Braaava! (E anche stavolta l'ho sfangata).
Due cuccioli di quattro-anni-quattro che iniziano il loro secondo anno di materna. Che gioia essere "mezzani", se ripenso al faticoso inserimento dello scorso anno. Mentre scrivo mi rivedo nascosta dietro ad un cespuglio, mentre spio i miei piccolini imbronciati (un consiglio: non fatelo mai!).
Stamattina uscendo dall'asilo ho incontrato una mamma "nuova" che mi ha detto: che caldo, forse è la temperatura o forse è l'ansia... Ecco, io d'istinto le avrei urlato amica-ti-capisco ci-son-passata-anch'io, invece le ho semplicemente sorriso perché in questo periodo sono molto molto low profile. Ma conto di migliorare.

Foto: Christian e Mattia - 09 settembre 2012 - Pompieropoli