aprile 28, 2009

C'è sempre un perché


"Quand'è che iniziano a bere il latte normale?" Domanda lui.
"Appena finiamo la scorta di latte in polvere." Risponde lei.

Lei rimane piacevolmente sorpresa dall'insolito interesse del marito per l'introduzione del latte vaccino nell'alimentazione delle creature.
Poi si ricorda che una settimana prima ha definitivamente rifilato al consorte l'incarico serale della preparazione dei biberon per il mattino [sembrerà strano ma livellare sedici misurini di polvere prima di andare a letto è una gran rottura di scatole].
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E allora il cerchio si chiude.

aprile 26, 2009

L'interpretazione dei sogni


Questo sembrerà un post dell'orrore ma racconto ugualmente. Era un po' che non mi capitava di ricordare un sogno ma quelli che ho fatto di recente non me li sono scordati.

La notte prima sogno di lavare Christian ma sotto l'acqua del rubinetto mi ritrovo in mano qualcosa che somiglia a un bambolotto di plastica. Ma non intero. Solo una metà (gambe e piedi, per intenderci).
La notte dopo sogno Mattia appeso (?) al tendone del balcone dei miei. Io che tento di afferrarlo al volo (un po' come facevo con il mio gatto quelle rare volte che mi capitava di vederlo sul cornicione) ma lui cade giù. Senza farsi male per fortuna.
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Io, che all'interpretazione dei sogni un po' ci credo mi domando cosa abbia da raccontarmi il mio inconscio. Maaaammaaamia Laura! Questa è mia madre dopo avermi ascoltata. Poi mi chiede se ho mangiato pesante.

aprile 22, 2009

Di occhi e di premi parlando


Per la serie il lazzaretto è qui: una mezza influenza (mia) se ne va e una congiuntivite (di Christian) arriva.
La prima volta con l'occhio tipo pugile si manifesta, come al solito, verso sera: quando la pediatra è irraggiungibile.
Alle ore 21.00, cioè con la notte davanti, scatta la mia solita sindrome non-sono-una-mamma-ansiosa-ma-non-vorrei-prendere-la-situazione-sotto-gamba (che forse dovrei definitivamente rileggere come sono-diventata-una-mamma-ansiosa-ma-non-lo-voglio-ammettere) quindi chiamo la guardia medica SOLO per un'informazione, e glielo preciso. Gli racconto che io quelle gocce al cortisone mica riesco a mettergliele perché l'occhio è gonfissimo, etc, etc... Parlo con questo simpatico dottore che mi dice che anche lui ha i bambini piccoli e che è tutto normale e che le gocce non posso non mettergliele anche se il bambino non vuole, anche se piange, anche se si divincola, che dopotutto lui (il bambino) ha undici mesi e io qualcuno in più (be' quest'ultima cosa la pensa e basta ma me la fa capire). Allora metto giù e mi ripeto tipo mantra che lui c'ha undici mesi, noi invece abbiamo settantun'anni in due e non possiamo non riuscire a infilargli una goccia nell'occhio. Anche se strilla, anche se chiude a riccio quell'occhietto rosso e gonfissimo.
Stamattina chiamo la pediatra che, come al solito, si guarda bene dal dirmi di portarglielo là per un'occhiata, e dal dirmi che già che c'è magari il collirio glielo mette lei.
Sta di fatto che nei numerosi tentativi qualche goccia di medicinale deve essere approdata nel posto giusto perché oggi l'occhio è aperto e il mio piccolo Rocky Balboa sta benone. Pagliaccetto come sempre.
Naturalmente il cinema del collirio andrà avanti qualche giorno ma anche questa prima volta è passata...
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P.S. Approfitto per ringraziare di cuore CLAUDIA di Voglio Vivere Così per il blog-premio che mi ha assegnato (foto sulla destra). Non scrivo un post dedicato (come da regolamento) ma giro simbolicamente il premio a ERICA, LUCA, SARA, SILVIA di Improvvisamente in Quattro, CAIA, TRILLY, WWM e SILVIA di Mommy in Progress perché passare per i loro blog è un po' come fare una telefonata a quegli amici che non si vedono mai ma coi quali si resta sempre in contatto. Aggiungo solo in coda ROSSANA, perché so che è già stata premiata.

aprile 16, 2009

Perché sei mamma


Sono sull'autobus e leggo il giornale. Dietro di me c'è una mamma con una bambina. La bambina guarda fuori dal finestrino e comincia a leggere (a voce sostenuta) le insegne dei negozi: ban-ca po-po-la-re, bar spin-na-ker...
Poi non ho capito se proprio oggi le hanno insegnato la parola pinacoteca, o se è una parola che le piace un sacco oppure se è il nome spinnaker che gliel'ha ricordata. Sta di fatto che la bambina attacca con questa tiritera:

[vede l'insegna Bar Spinnaker] Bar Spinna-coteca...
[vede l'insegna Ristorante Cinese] Ri-sto-ran-te Cine-coteca...
[vede l'insegna Hotel Capitale] Ho-tel Capi-coteca...
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E così via, per quasi metà tragitto.
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Un anno fa avrei pensato, mmmmmmmmmmmm, non si riesce neanche a leggere in pace! Oggi ho chiuso il giornale, ho ascoltato divertita quel che diceva la bambina e quasi quasi mi è anche dispiaciuto quando l'ha piantata lì e ha cambiato discorso.
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Cuore di mamma.

aprile 08, 2009

Esperimenti

Se nella tua casa regna il silenzio e i tuoi figli non stanno dormendo, varrebbe la pena preoccuparsi un po'.
E' cosa risaputa. Lo so. Ma io comincio a sperimentarla solo adesso.
Immaginatevi questa scena: un bambino che sorride, felice. Ha una tazza di latte davanti a sé. E ha un biscotto gigante da pucciarci dentro.
E' forse uno dei miei figli?
Sì.
Solo che la tazza non è proprio... quella della colazione. E al posto del biscotto intinge un rotolo di carta igienica.

aprile 04, 2009

Questione di...DNA


Posted by Picasa
La nonna al quadrato precisa: ... d 'altronde vi vedono sempre con il computer acceso...