gennaio 29, 2014

Ma buon anno, eh!

Per la serie c'era una volta un blog, ma buon anno eh! 
Questo 2014 è iniziato da soli 29 giorni ma a me sono sembrati mesi, non so se sia un buon inizio o un inDizio. Cosa abbiamo fatto nel mentre?
Ci siamo goduti le vacanze di Natale. Abbiamo fatto cose e visto gente. Più la seconda che la prima, direi. Persone che non vedevamo da tempo, davvero tanto. E ci siamo goduti la libertà di fare maggior vita sociale con i bimbi al seguito di quanta ne facessimo prima. Evviva.
Abbiamo iniziato dei lavori di ristrutturazione in casa, con conseguente ritorno alla dimora di origine. Abbiamo bussato ai nostri silenziosissimi vicini per rendergli nota la cosa. Abbiamo una notizia bella e una brutta: la bella è che mamma e bambini si trasferiscono dai nonni per un po', la brutta è che arriverà una squadra di muratori a disfare casa. Ehm, scusateci tanto per il rumo...il disturbo. Vogliateci bene comunque!
Eppoi. Ho fatto un breve corso sulle manovre di disostruzione pediatrica, pubblicizzato tramite la scuola materna. Per metà lezione ho pianto, al fianco di mamme che sghignazzavano. Ma io ho vissuto un'esperienza scioccante qualche anno fa e non si scherza su queste cose. Converrebbe informarsi, pur augurandoci che queste manovre, da conoscere e soprattutto diffondere, non debbano servirci mai.
Eppoi sono stata alla prima riunione della scuola elementare. E mi è venuto un piccolo (piccolo?) moto d'ansia. Cosa ve lo dico a fare. Mica per lo scatto di crescita, mica per il tempo che passa (quello verrà dopo), ma per questa orda di genitori (più o meno nuovi) con i quali si ri-inizierà a socializzare. Che gioia poi scoprire nel mucchio quel paio di madri buzzicone che incontri da tempo e che sono simpatiche come due dita dritte dritte negli occhi (e che ho poche speranze di non ritrovarmi in classe, giacchè le prime classi  sono tre e i miei figli sono due). E vabbe' mica ci si può star simpatici tutti. Ma poi ci sono tutti quei genitori che hai più o meno incontrato in questi cinque anni, durante il corso del battesimo, ai giardini, nel cortile sotto casa e che ritrovi con gioia perchè farete un percorso insieme, questa volta più lungo però.
La riunione si concludeva con un gruppetto di mamme (sottoscritta inclusa) che girovagavano per l'istituto deserto e sbirciavano classi e bagni: uh, meno male non ci sono le turche. E la carta igienica dov'è? Roba da mamme italiche, ne convengo.
Eppoi per qualche giorno ci è balenata  l'idea di metterli in classe insieme il prossimo anno perché ci sono i compiti doppi, perché che palle avere millemila maestre e perché non so che problemi ti fai. Ma poi è finita che tanto Non si può, Non si fa, perchè scegliere il tuo comodo a spese di ciò che è pedagogicamente meglio per i tuoi figli?, è meglio evitare e tutto il resto. E siamo tornati in carreggiata. Diciamo che la collega con la quale mangio tutti i giorni, che è una gemella, ha chiosato così: non farlo, Laura, io mi sono sempre appoggiata a mia sorella. Se non mi fossi emancipata negli anni di scuola che ho trascorso separata da lei, per me sarebbe stato un disastro. E mi è sembrata più convincente di tutto il resto.
Per il momento è tutto, ma torno presto, eh.