marzo 11, 2014

Me lo dici perché il mondo è rotondo?










Eccomi. Ridendo e scherzando siamo a marzo.
Cosa abbiamo fatto nel mentre?
Siamo tornati a casa, da soli tre giorni. Viviamo allegramente in mezzo a pile di scatoloni, ragionando più o meno in questi termini: secondo te dove sono i costumi di Carnevale? Ah, ma guarda, erano qui a portata di mano e non me ne ero accorta. 
Dov'è la scatolina dei puffi con dentro tutte le mie monete? Amore, non lo so, prima o poi la mamma la trova.
Però abbiamo la situazione abbastanza in pugno e in quell'abbastanza c'è tutta la verità :-O
Ho affrontato le paturnie del mio piccolo (grande) Mattia, che è permaloso, testardo e invidiosetto ma di una sensibilità straordinaria. Tanto uguale ma incredibilmente diverso da me. E' il mio compagno di passeggiate, che Christian e papà sono pigroni, invece a noi piace camminare insieme, e guardarci attorno. E' intelligente e maturo e di una dolcezza infinita: mamma, me lo dici perché il mondo è rotondo? Amore, non lo so. 
Eh, nessuno lo sa! Chiosa il fratello, avvolgendo di mistero la domanda più poetica che mi abbiano mai rivolto.
Bisognerebbe annotarsele tutte le cose che dicono, perché le frasi dei bambini sono davvero meravigliose. Mamma, quando mi sposerò, se mi capiterà un maschietto lo chiamerò Picasso. Questo lo ha detto Christian due giorni fa, chissà cosa ne penserà la sua futura moglie?
Eppoi, dopo giorni un po' così, ho deciso di buttare alle spalle il malumore che non porta a niente e sono uscita a zonzo in pausa pranzo. Ho camminato per il centro di Milano a passo spedito, con l'occhiale da sole e il naso all'insù. Ho deciso di accantonare il libro della Mazzantini che come tutti i libri, più o meno belli, potrò apprezzare al momento giusto, che non è questo. E ho comprato l'ultimo scritto da Andrea Vitali, che come altre volte nella vita, mi ha scelto dalla vetrina. Poi sono rientrata in ufficio e ho bevuto una Red Bull in un bel bicchiere di vetro. E ora chi mi ferma più?