agosto 07, 2014

Scollegare il cervello dal rumore di fondo

Siamo quasi in vacanza. Finalmente l'estate vera, visto che al nord è stato autunno fino all'altroieri. Come sei messa? Domanda mia mamma, per sapere se ho già organizzato il necessario per la partenza. Quando studiavo mi faceva la stessa domanda due giorni prima di un esame, provocandomi lo stesso moto di sconforto. La risposta giusta sarebbe: male, giacché non ho ancora preparato niente. Che poi non è mica vero: ho messo sul comodino quei sei, sette libri che tutti gli anni mi porto al mare, convinta che leggerò leggerò e leggerò ancora, invece leggerò e basta. 
Ho stilato un megalistone delle cose da portare, anche se mi sono ripromessa di fare dei bagagli basici. L'idea è di provare ad essere più spartani del solito, di godere dello scorrere lento del tempo, di scollegare il cervello dal rumore di fondo, da tutto quello che ci impegna la testa oltremodo e consuma energia preziosa.
Questi i propositi, la storia racconterà il resto.
Ho comprato due libri nuovi per i bambini* e porterò le nostre Favole al Telefono che ormai ci siamo affezionati. E faremo un album delle vacanze, raccogliendo qua e là le cose che ci incuriosiranno: ok a foglie, conchiglie e souvenir di vario genere. No a insetti et similari (che l'argomento li appassiona molto ma a me un po' meno). A tal proposito tocca segnalare il rinvenimento di un fossile di lucertola nel giardino della scuola, grazie al quale Chri guadagnò complimenti a profusione, il mio piccolo paleontologo.
Eppoi, in controtendenza con i miei standard organizzativi, ho comprato tutto il materiale per la scuola elementare che settembre è lontano ma anche no. Dopo un primo momento di smarrimento tra gli scaffali del reparto cartoleria, ho riscoperto quadretti, margini e copertine di plastica gialleazzurreverdieblu. Un tuffo nel passato a tutti gli effetti.
E poi mentre infilo un quadernino in una copertina rossa e penso che verrà usato come diario per gli avvisi butto lì un sospiro che racchiude tanti sentimenti tutti insieme. Mamma perché ti emozioni di un quaderno? Mi chiede Mattia. 
Rimane la meno poetica faccenda di contrassegnare matite, penne e tutto il resto con il nome, ma me lo tengo volentieri per il rientro.
Auguro a tutti buone vacanze, ci si rivede a settembre su questi schermi. 

*"Belle da raccontare" di Roberto Piumini e "La bambina di burro" di Beatrice Masini