gennaio 17, 2016

Di barattoli, glitter e tanta calma



Il famoso "barattolo della calma" montessoriano. Che le foto su internet abbondano e da una vita vorresti farne uno. Per te. Mica per loro. E allora esci dall'ufficio, compri tutto il necessario e ti chiudi in bagno: con due figli, tre barattoli e un numero spropositato di glitter in forme varie. Che con due figli maschi, dai, quando ti ricapita? Poi con poca calma (occhio a non versare tutto sul tappeto che papà non aspetta altro) e un leggero stato di frenesiamettiamo insieme gli ingredienti. Il (nostro) risultato è migliorabile ma di tutto rispetto. 
Chissà se calma davvero? Mi domandava qualcuno. No amiche, il barattolo non vi svolta la vita ma è divertente da fare e rilassante da guardare. Per tutto il resto c'è mastercard o una birretta. Fate voi.
Per chi volesse realizzarne uno: serve acqua calda, un po' di colla glitter (quella nei tubetti colorati), dei brillantini in polvere e una goccia di colorante alimentare. Se avete qualche paillette vi direi che il barattolo è la morte sua, purché il liquido non sia troppo scuro: occhio a non esagerare col colorante, come abbiamo fatto noi. E anche se i vostri figli propenderanno per il mix di colori, tenete duro e lavorate con ingredienti della stessa tonalità. 
Come diceva la simpaticissima Enrica Tesio, del blog Tiasmo: "il barattolo della calma di Montessori è meraviglioso e facile da fare. [...] Ma non ho capito a che punto del procedimento devo metterci il Lexotan. 
Standing ovation per questa donna meravigliosa!
Lexotan a parte, stasera faccio il mio (personale) barattolo rosa e non se ne parli più.  Poi giuro che cesso le produzioni. Ma che intenzioni hai? Mi ha chiesto il consorte. Di riempire casa? 
Eh. Perché no?
Ne ho fatti due meravigliosi (quelli della foto erano prove) più uno azzurro per la nonna. Ora, magari, la pianto o cambio genere. 
E comunque, keep calm and sparkle! ***

gennaio 03, 2016

(Non) fare buoni propositi

Buon anno, innanzitutto.
Sono grata per il mio 2015 e questo anno nuovo mi andrebbe benissimo uguale uguale. 
Speriamo. 
Non che il vecchio sia stato un anno entusiasmante ma sicuramente pieno.  
Pieno.
Pieno di persone (vecchie e nuove) che mi hanno accompagnato nella quotidianità. Qualcuna l'ho lasciata per strada, per qualche altra ho sofferto pure, ma è normale così. Si cambia, si cresce (si spera).
Pieno di tempo per la mia famiglia, per i miei figli soprattutto. Non per me stessa, ma rimedierò.
Di salute, lavoro e serenità.
Di buoni propositi non ne ho fatti perché so già che non li rispetterò. 
Facciamo solo che mi piacerebbe leggere (tanto) ma la testa è affollata (anche se non so bene da cosa) e ho quattro libri iniziati sul comodino. E un libro in giacenza non è mai un buon inizio. Quattro, poi, non ne parliamo.
Diciamo che dovrei perdere qualche chilo di troppo, chiamiamolo chiletto, che fa meno effetto. Al riguardo la dottoressa - che mi ha in cura per altre vicende - mi ha ricordato che dovrei mangiare meno, precisamente mi ha detto: chiuda quella bocca e faccia altro!  E dopo avermi redarguita come una scolaretta impreparata, ha aggiunto: insomma, dopotutto ha quarantanni! 
Dicono sia una tecnica per scuotere i pazienti. Sarà. Io, incerta sulla questione, me ne sono stata lì, con le orecchie abbassate, poi sono tornata in ufficio e ho ordinato un'insalata formato mignon. Un paio di giorni dopo iniziava la maratona delle feste e dei brindisi di Natale e ho rimosso tutto. Mi faccio un promemoria per il 7 di gennaio. Giuro.
Dovrei pure imparare a mettere me stessa al primo posto (si rilassino le madri perfette: dopo i  miei figli, ça va sans dire). Come diceva Jep Gambardella: alla mia età non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. Eh, ci proverò.
Dovrei pure urlare di meno. Con i miei figli, chiaramente. Se rientrate nella categoria mamme con la voce dolce come lo zucchero, mamme con un figlio solo, mamme coi figli da manuale, mamme più brave del mondo, mamme con la verità in tasca, mamme zen, mamme che fate yoga anche mentre li state riprendendo per una marachella non potete capire. Siamo brave mamme anche noi, solo che a volte non sembra.
Tanti cari auguri a chi passa di qua, per un 2016 che sia proprio come lo volete.