agosto 21, 2013

Di vacanze e miti che crollano

Dall'ultimo post sono partita per  altri diciotto giorni di ferie. E ora chiudo i battenti e vado a lavorare, che sarebbe anche ora, come dice la mia metà.
A questo giro mi sono riposata un po' meno ma vabbè.
La mia perla di saggezza del dopo ferie agostane è la seguente: mai, dico mai, domandarti cosa te ne dovrai mai fare di quelle tre confezioni di Clenil per aerosol che hai accumulato col passare dei mesi nella scatola dei farmaci. Perché arriverà il momento che gli darai fondo a quelle scatole lì e ti pentirai di essere stata tanto curiosa.
Questa era la premessa per dire che quest'estate mi è caduto un mito: il mito del bambino che si ammala spesso perché fa poco MARE.
 
A dire la verità, io avevo due capisaldi:
1) Il mito della mamma a tempo pieno che ha figli perfetti.
2) Il mito del figlio che facendo tanto mare non si ammala mai

Il primo mi è caduto un certo numero di mesi fa.
C'era lei. La Mamma Perfetta. La Mamma Che Non Lavora. La mamma che avendo fatto due figli a distanza di tre anni esatti, bazzica nella tua materna da sei anni e si muove un po' come a casa sua. Fa quasi da personal assistant alle maestre. Quella che ti invita a partecipare ai lavoretti pomeridiani per il bazar di Natale e che quando apprende che lavori, piega la testa di lato tipo Madonna piangente e ti dice. Oh. Pausa di riflessione. Noi abbiamo massimo rispetto per le mamme che lavorano. Che se mi diceva cazzi tuoi faceva più bella figura.
Comunque dicevo, la Mamma Perfetta era perfetta e aveva per forza figli perfetti. Poi durante lo spettacolo di fine anno accade l'inspiegabile, succede che si intrufola nelle danze in mezzo ai bambini perché il di lei figlio, forse nervoso, forse stanco, non aveva voglia di parteciparvi, cerca di coinvolgerlo ballando pure lei e non sortendo alcun effetto gli urla davanti a tutti (bambini, genitori, nonni e maestre): ebbbbbastaaaaaa! Con conseguente figura barbina. E crollo del mito.

Il secondo mito mi è caduto in vacanza. Quando uno dei miei figli si è preso la bronchitina estiva. Che proprio solo bronchitina non era ma sorvoliamo. Perché se dopo tanto mare ti ammali, non me lo raccontate che il mare fa bene. Fa bene a chi sta bene. Fa bene a quelli che non si ammalano mai. Fa bene ai figli già sani. Quelli che si ammalano spesso si ammalano lo stesso. Ennò, mi dice la signora dello stabilimento balneare, vedrà dopo questi due mesi al mare che bell'inverno che farà. Eh, lo immagino. Poi le scrivo una cartolina e glielo racconto.
Ma chi è dei due? Mi chiede la pediatra di Milano, contattata telefonicamente per un parere sulla cura da cavallo che hanno propinato a mio figlio. Quello che si ammala sempre, le rispondo. Non so se si ricorda che l'anno scorso, sotto ferragosto...
Ah, sì. L'anno prossimo opti per la montagna! Clic.
 
Comunque, impavidi e fiduciosi, tentiamo l'ultimo (nostro) weekend al mare. E chi si è visto si è visto.