luglio 30, 2012

Di tracce, indizi e vacanze

Ieri ripensavo ai tempi in cui i miei figli esploravano casa in ogni dove (non ricordo esattamente quando ma credo dopo aver iniziato a camminare), spostando, toccando, rovistando, senza risparmiare cassetti e comparti della cucina alla loro portata. 
Hai voglia a sgridarli. E che fatica ascoltare i parenti che dicevano che i loro nipoti no, non l'avevano mai fatto. 
Non ho ritenuto sbagliato svuotare casa degli oggettini che potevano rompersi o diventare un pericolo per loro. E non ho ritenuto sbagliato blindare alcuni cassetti e svuotarne altri per metterli a loro disposizione.
Con chi aveva da ridire, sfoderavo la solita giustificazione: tu avevi uno o due bambini da guardare? tu ci stavi da sola in casa coi bambini o eravate una task force? E chiudevo l'argomento. 
Col tempo gli oggettini sono ricomparsi (mica tutti eh!) e i cassetti sono tornati accessibili. I miei rimangono bambini curiosi da questo punto di vista ma la passione esploratrice è un po' passata. Eppure tutte le volte che trascorrono una giornata a casa della nonna, lasciano tre (dico tre) inconfondibili tracce del loro burrascoso passaggio: il giro della manopola programmi della lavatrice (poco importa se in funzione o meno), la sveglia, che suona di notte, sempre. E la gatta, povera gatta, che rimane chiusa in balcone o in casa, a seconda di come girano la levetta della gattaiola per accedere al terrazzo.

Detto questo, si avvicina agosto e le sospirate ferie lunghe. Anticipo i tempi e butto giù una serie di buoni propositi (lo so che è una cosa che si fa in settembre ma tant'é): 
- meno web, più libri (l'iphone, poi, non aiuta. Aveva ragione chi me lo aveva detto)
- meno carboidrati, più tutto il resto
- al bando le telefonate "finte" e le persone che non mi danno niente (dal punto di vista emotivo chiaramente)
- al bando la voce alta e le sfuriate (che di questi tempi vanno per la maggiore)

Diciamo che voglio mettermi in ascolto. E speriamo di raggiungere la giusta sintonia.

Buone vacanze a chi passa di qua.

luglio 24, 2012

Molto molto off topic

Da sempre le letture illuminanti le faccio nel bagno di casa mia. Stamattina sfogliavo un noto settimanale femminile e apprendevo che Peter Bregman, consulente strategico americano, sostiene che ciascuno di noi dovrebbe compilare un elenco di cose da non fare perché ci renderebbero la vita difficile. 
Tipo? Non frequentare persone che ci turbano, non fissare appuntamenti sapendo che abbiamo altri impegni (e poi ci sentiremmo in colpa), non comprare cose inutili etc.
Cioé, questo tizio in tre righe ha formulato i nodi cruciali dei miei malesseri ricorrenti. Io salverei giusto lo shopping compulsivo perché quello, checché se ne dica, ci fa star meglio. Oddio, basta non dar fondo al conto in banca. 
Per contro lo psichiatra che cura la rubrica dice che questo atteggiamento sarebbe sbagliato perché ignora una regola fondamentale dell'anima: saper ascoltare i disagi (che sì, aggiungerei io, a parole è una gran cosa ma metterla in pratica è un'altra storia).
In altre parole: dovrei cancellare dalla mia rubrica le persone che riescono a ribaltarmi l'umore con un sms? Oppure scandagliare il mio inconscio e capovolgere la mia esistenza per dar un senso e nuova vita al mio disagio? 
E ancora, dovrei ridurre al minimo gli impegni? Oppure all'occorrenza accavallarne un paio, che tanto il senso di colpa durerà una mezzora ma ci avrò guadagnato in emozioni ed esperienza?
La conclusione è che la mattina il cervello è meglio lasciarlo nel limbo e riconnetterlo dopo un paio di caffé. 

luglio 21, 2012

La tigre delle nevi e il tricheco cicciottone

Cos'è quello, mamma?
E' uno stambecco. Ah, no, ehm, un'antilope.
Guarda quelli. Cosa sono, mamma?
Sono pesci piranha. O no? Ah, sì, sì, sono piranha.
Guarda il rinoceronte. E lui cosa mangia?
Eh? Poi lo chiediamo a papà... 
Ecco. Guardate il riccio. Ah, no, questo è l'istrice... 
(E sì che c'erano i cartelli, mi fossi applicata, avrei potuto fare la disinvolta...)
Oggi, gita con mamma e nonna al Museo delle Scienze Naturali. E ne valeva la pena. Diciamo che me n'ero già accorta con le domande a raffica di Mattia ma oggi ne ho avuto la riprova: che come mi muovo mi muovo...ehm lacune? Piuttosto, voragini. 
Io non ho fretta di vederli crescere ma quando inizieranno la scuola sarà la volta buona che mi (ri)farò una cultura...
Ditemi qual è l'animale che vi è piaciuto di più?
Mattia: la tigre delle nevi (la tigre siberiana). No, va be' ma chi se la ricordava?
Christian: il tricheco cicciottone e l'elefante marino. Pure quello: non pervenuto.
Già che siamo in tema di animali e questo blog nasce per ricordarMi cose che diversamente cadrebbero nell'oblio, annoto l'ultimo trend di casa nostra. Io mi rivolgo a mio figlio chiamandolo per nome e lui mi risponde contrariato: non mi devi chiamare così, io sono un criceto (o un cagnolino o un baby giaguaro, a seconda del momento). Solo che tengono il personaggio per una mezz'ora buona e ti rispondono che non possono fare quella o quell'altra cosa perché i criceti o i cagnolini o i baby giaguari (e qui c'è lo zampino di Dora, Diego e compagnia bella) non la fanno. Ecco, niente, parliamone.

luglio 18, 2012

Pillole di vacanze

Come è ormai noto i miei post vacanzieri sono tutto fuorché grondanti di poesia. Primo perché non ho l'animo poetico, secondo perché non vado in posti poetici, terzo perché dopo un po' riesco a sentire la routine anche in vacanza. Nel senso che in ferie ci rimarrei volentieri a vita ma un po' in giro e un po' a casa mia. Diciamo, che ho l'animo inquieto. E ho un marito che (in questo e non solo) è peggio di me.
Comunque, ci siamo presi un anticipo di vacanza: una settimana al mare, in villaggio, pensione completa (prima volta in assoluto).  
Ma io non ho mai visto una casa senza cucina! 
E io non ho mai visto un frigorifero dentro nell'armadio! (minifrigo)
I due hanno faticato a farsene una ragione ma alla fine si sono abituati alla pratica buffet. Noi grandi, siamo rapidamente passati DAL che-gioia-non-dover-pensare-a-niente AL ma-quanto-cacchio-stiamo-mangiando?
Conclusione: l'anno prossimo casa SUL mare ma cuciniamo noi.
Cosa ricordare di questa mini vacanza? La gara in bicicletta nella pineta, il pedalò nel lago, lo spettacolo del mago, le scorpacciate di anguria e dolci, i quattro letti a formare un solo mega lettone, le scivolate in piscina, le nuotate nell'acqua alta, mamma perché i braccioli tengono a galla?, le corse (loro) a perdifiato, l'addio de-fi-ni-ti-vo al pisolino del pomeriggio e (nonostante tutto) un minimo sindacale di relax (questa sarebbe la vera novità di questa vacanza, insieme al fatto che dopo quattro-anni-quattro la mattina mi svegliavo prima io di loro).
Per la prossima tranche di vacanze aspettiamo agosto.
Mamma ci andiamo ancora in quel posto molto lontano, dove c'era la casa senza cucina e si andava sempre a mangiare ai cinesi? Sì, amore mio, ci torneremo ancora. Però come te lo devo dire? I cinesi sono i signori dai quali andiamo a mangiare la pizza vicino a casa nostra. Si dice mangiare al ristorante!

luglio 04, 2012

La caccia al tesoro di Mamma Felice

Con questo post partecipo alla Caccia al Tesoro di Mamma Felice.
I blog nascono per confrontarsi e condividere, ma alla lunga capita che ci si inchiodi al proprio blogroll e ci si precluda la possibilità di conoscere pagine (e persone) nuove. Quindi aderisco con gioia a questa iniziativa che si chiama Presentami un blog.

La mia carta d'identità:
Laura - 36 anni - mamma di Mattia e Christian (gemelli di quattro anni) - moglie di Giacomo (marito itinerante per lavoro) - lavoratrice a tempo pieno e leggermente borderline.
Amo: leggere, mangiare (ahimé), e sentirmi a posto con la coscienza.
Odio: la televisione di sottofondo, chi vive con il paraocchi e chi enfatizza tutto nella vita.
Segni particolari: allungo la CocaCola con l'acqua sennò mi viene il singhiozzo.

Nome del blog e obiettivi:
Mamma al Quadrato, nato nel 2008 quando i miei bambini avevano due mesi. Avevo voglia di raccontare le mie avventure da neomamma e la mia vita non convenzionale. Ho scoperto un meraviglioso mondo di donne e mamme straordinarie.

Un buon motivo per seguirmi: 
Non so cucinare, sono una pessima casalinga, sono una mamma pasticciona [ma animata da buonissime intenzioni] e critico spesso [ironicamente] mio marito. Sotto sotto invidio le mamme a tempo pieno anche se coi miei figli h24 durerei al massimo un mese. Morale? Leggere il mio blog vi farà sentire persone migliori (di me) o semplicemente in buon compagnia!

Due post che vale la pena...oddio, non esageriamo:
Dove mi trovate: 
Ho un profilo Facebook per il blog e uno personale (ma solo per chi si presenta), se volete segnalarmi il vostro potete farlo a questo indirizzo mail: mammaalquadrato@gmail.com