settembre 04, 2015

Era l'estate duemilaequindici

Voglio ricordarmi di quell'estate che a luglio siamo stati sul lago di Como, che a me il lago non è mai piaciuto ma forse usavo dire così, per partito preso. 
Di quando eravamo in quella casa arredata fin troppo bene per essere di vacanza e avevamo una piscina che non ci andava mai nessuno, escluso noi.
Di quando Chri faceva sette giri di corsa prima di tuffarsi perché da grande farò atletica. Ah be'.
Delle micro gite che più lunghe non le reggiamo ancora [loro o noi con loro?] e dello stupore di fronte al bello: ma questa chiesa è straordinaria!  Forse normale ma non scontato direi.
Di quando passeggiavamo in mezzo al fiume e mangiavamo con un appetito da lupi. Sì, pure io.
Di un cavallino e della scoperta dei suoi attributi: ma questo cavallo ha un pisello allungabile? Ehm, sì.
Di quando in agosto volavamo in Sicilia, che la loro prima volta in aereo ha il suo perché. Tutto divertente, a parte il bambinoterribile poco distante da noi (che se avessi avuto un figlio così col cavolo che prendevo l'aereo) e la ragazza con l'attacco d'ansia, che le avrei offerto tutti i miei intrugli naturali, per poi guardarla negli occhi e dirle: ciccia, passi per la paura di volare ma queste scene per un bambino anche no.
[Dimenticavo il vuoto d'aria e la signora che mi ha allungato la mano e mi ha detto si faccia coraggio, per i suoi bambini. No vabbe', guardi che mi viene solo da vomitare].
Della casetta sul mare, della spiaggia brulla e del vento forte, ristoratore.
Del "fuso orario" locale, che anche se ci provi a cenare dopo le ventidue, rimani molto (ma molto) milanese inside. 
Delle tante persone che abbiamo visto e rivisto: affettuose e accoglienti come solo al sud.
Dei panorami e dei cieli mozzafiato, guardateli bene bambini e teneteli stretti, perché sono bellissimi e chissà quanto vi capita di rivederli.
Del loro amico delle vacanze, Francesco, che te lo trovavi in casa come niente e senza un perché: a sorpresa dopo la doccia o direttamente seduto sul tuo wc.
Della sabbia dorata, soffice e fine fine, diversa da quella di su. Degli angeli sulla sabbia, come sulla neve, che se qualcuno vi vede pensa che non abbiate mai visto il mare.
Del ritorno in nave che no, le navi non affondano, soprattutto questa qui. E se va contro una roccia? Ma no che non ci va. Che pensavi di aver chiuso l'argomento invece dalla biblioteca col nonno ti hanno portato un libro bellissimo, solo che era questo QUI.

7 commenti:

Trasparelena ha detto...

anche noi lo scorso anno abbiamo fatto il viaggio dalla Sicilia in nave (anche all'andata, in verità) ed è stato proprio bello!

Alem ha detto...

Le vacanze con i bambini sono dure ma riempiono il cuore, gli occhi e i sacchetti dell'aereo ;)

barbaraetwins ha detto...

Bello viaggiare con i bimbi... :) buon rientro !

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Per loro è stato entusiasmante. Io ho trovato infinito il pezzo finale del viaggio, da quando abbiamo dovuto lasciare le cabine a quando siamo sbarcati. Però io tendo a lamentarmi sempre! ;-)

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Che ridere! Noi siamo forti con il mal d'auto (per loro) e mal di mare (per me). Però a questo giro ci è andata bene: mare poco mosso e tragitto in auto di circa tre ore, un vero traguardo, rispetto ai 35 minuti netti di una volta. Su rettilineo. Curve e tornanti ci mettono ancora a dura prova! :-))

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Sì, le prime volte poi sono sempre molto emozionanti! :-)

Silvia - Le cose di ogni giorno ha detto...

Mi ero persa un po' di post ma ho recuperato!
Deduco che sia stata una bella vacanza! Anche per noi quest'anno (e sai che a noi le vacanze mettevano a dura prova :-))