dicembre 31, 2008

Arriva il 2009...


Buon 2009 a tutti gli amici di questo blog.
Che il nuovo anno sia proprio come lo desiderate!

dicembre 30, 2008

Evoluzioni di fine anno

Tante novità negli ultimi giorni.

CHRISTIAN dice MMA-MMA, naturale evoluzione del suo MMMMM da buongustaio che accompagna ogni cucchiaiata di pappa che rasenti anche a malapena la decenza.
Oscilla la testa a destra e sinistra, mimando il din-don-dan di Fra' Martino e intonando un AAAAH monotono come sottofondo (naturalmente non quando glielo chiedi tu).
Punta una gamba sul poggiapiedi e si alza dal seggiolone a mo’ di fenicottero.
MATTIA passa (di nuovo) intere giornate a dire De-De-De-De-De. Ma con la E stretta, che fa tanto russo (lo dice al risveglio e prima di addormentarsi, lo dice quando è felice e quando si arrabbia).
Si sporge per controllare la gatta dei nonni e “mette a letto il fratello” per godersi attenzioni e tranquillità.
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dicembre 29, 2008

"Tipo foca"

Sei la mamma meno ansiosa che conosci? SI'
Sei convinta che qualsiasi malessere dei tuoi figli sia una cosa passeggera? SI'
Quando chiami la pediatra ti affretti a precisare che non sei per niente preoccupata ma vuoi semplicemente evitare che la situazione peggiori (ché tu di bambini ne hai due e hai già il tuo bel da fare)? SI'
A meno che si stia avvicinando una FESTIVITA'.
In quei casi lì, al minimo sintomo insolito, ti sembra di aver preso la cosa sotto gamba, ti sembra che la situazione possa precipitare da un momento all’altro e ti vedi già al pronto soccorso la notte di Natale.
Mattina del 24 dicembre. Uno dei bambini ha la tosse. Sì, ma non la solita tosse. Allora chiami la pediatra (meno male ti risponde la sostituta) e le spieghi che sono tutti "intasati" da più di una settimana e che Mattia ha una tosse strana ma non sai come descriverla: ehm... scusi la similitudine...tipo foca, ecco!
Ti dice di fargli l'aerosol. Va bene. Già che ci sei lo compri, che può sempre servire. Vai in farmacia, acquisti un modello semplice e compatto (55 euro). Torni. Apri la confezione, spargi i pezzi sul tavolo e incarichi il consorte di montare e sbrigare lui l'intera faccenda (che tu hai casa da sistemare, regali da impacchettare, etc.).
Uno, due, tre...manca un pezzo. E lì ti domandi quante possibilità ci siano che da uno stabilimento automatizzato esca un aerosol senza una componente. Sicuramente poche. E doveva proprio capitare a te?
Scendi di nuovo, arrivi in farmacia e spieghi. Purtroppo di quella marca non ne hanno più. Per la stessa cifra c’è un modello formato valigia, di dimensioni improponibili oppure un modello più piccolo che costa il doppio. Siccome hai fretta, un bambino con la tosse a foca, la casa da sistemare e i regali da impacchettare, opti per il secondo e ti autoconvinci che se costa 99 euro (già scontato) ci sarà il suo buon motivo.
Si fa sera: l'aerosol se l'è smazzata il consorte, i regali li hai impacchettati, la casa l’hai riordinata e…hai scovato sotto il divano la componente mancante del primo aerosol (meglio non dirlo al farmacista).

dicembre 28, 2008

Finger food

Una volta (e sicuramente ancora) ai bambini di almeno sei mesi si dava un biscottino in mano, come passatempo, rompifame, etc.
Io ci ho provato due volte. Ma quando il Plasmon si spezza sotto le loro gengive sdentate, a me (madre non ansiosa) sale il panico, afferro il piccolo di turno, gli spalanco la bocca, recupero il pezzo in oggetto e sottraggo al volo il rimanente smaciullato (segue inevitabile pianto di estrema delusione).
Oggi pomeriggio abbiamo optato per un'alternativa: un pezzo (grosso) di finocchio crudo. Vabbè, non sarà la stessa cosa però il risultato è stato esilarante.

dicembre 23, 2008

Buone feste


Auguri di cuore a tutte le persone che passano di qua.

Laura

dicembre 19, 2008

Come si cambia

Una volta leggevo. Tanto. Narrativa italiana e straniera. Riuscivo ad ordinare anche dieci libri per volta (in caso di promozioni però).
Oggi no. Da un po' di mesi a questa parte "non ho più la testa", mi manca la concentrazione e ammiro stupita le mamme blogger che mensilmente sfornano recensioni.
Stamattina ne ho ordinati due: "La Bibbia del genitore" e "Sos Tata", non quello scritto dalla famosa Tata Lucia (che sarà anche sopravvalutata ma è comunque un mito perché quando parla incanta me, figuriamoci un bambino) ma dalle due tate "minori".
Non è che i gusti cambiano. E' che libri così li leggi anche una pagina al giorno e non perdi il filo. Ma soprattutto speri, ingenuamente, di imparare i trucchi del mestiere prima che sia troppo tardi.

dicembre 17, 2008

Tifosi non si nasce...


Questo è il più recente contributo del consorte alla sua personale collezione di oggetti dei quali si poteva tranquillamente fare a meno (a mio parere, si intende).
Se dalla foto non fosse chiaro, sono due maglie in versione mignon.
Se trovo il coraggio di fargliele indossare, pubblico la foto.
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dicembre 12, 2008

Visita parenti


Domenica pomeriggio, VISITA PARENTI.

“Che patatoni, sono troppo belli…”
E qui, siccome ogni scarrafone è bello etc.etc. ..., ti riempi di orgoglio.

Si parla di peso: loro sono grossi e la pediatra - a sei mesi (adesso sette) - non li mette a dieta.
Strano, non lo sa che l’obesità infantile è un problema serio…?
Tu spieghi che gli dai il giusto. Niente di più. Sono loro che non avanzano niente.

Mam-ma, mam-ma, mam-ma…pa-pà, pa-pà, pa-pà…
Ma come non lo dicono ancora?

E lì precisi che per il momento dicono de-de-de e da-da-da
Strano. Eh, ma tu devi ripeterglielo: mam-ma, mam-ma, mam-ma…

Mattia? Mattia? Mattia?
E il bambino chiaramente non risponde perché è intento a giocare con qualcosa sul tavolo e perchè a sette mesi non conosce il suo nome.
E poi, bambino seduto sul tavolo con quattro adulti che parlano dai quattro lati e un gioco musicale che lo rintrona dal davanti:
Mattia? Mattia? Mattia?
Senti ma gliel’hai fatta fare la visita dell’udito?
Tu rispondi che sì, gliel'hanno fatta in ospedale quando è nato. Perché? Dovresti forse fargliene fare un’altra? E che, insomma, ti saresti accorta se…
Mah...io gliela farei fare…
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Questi sono i parenti.
O i serpenti?

dicembre 10, 2008

Uno per due


Se la sera sei da sola con i gemelli (fortunatamente non molto spesso), applichi tutte le strategie messe a punto in sette mesi per evitare o contenere il "punto di non ritorno".
Dicesi "punto di non ritorno" il momento in cui per varie e innumerevoli ragioni i due possono mettersi a piangere insieme, in un crescendo infinito e senza possibilità di ritorno immediato. Non capita di frequente ma la legge di Murphy suggerirebbe che se una cosa può accaderti di sera, quando sei a casa da sola, piuttosto stanca e con tanta voglia di buttarti sul divano con il tuo portatile, TI ACCADRA'...
In genere mangi qualcosa "al sacco", alla velocità della luce, prima che arrivi il loro turno, in modo che qualunque cosa succeda - prima, durante o dopo la pappa - hai sufficienti energie per affrontare la baraonda.
Poi speri con tutte le tue forze che il loro pisolino preserale abbia durate diverse, così da fare pappe separate (che due insieme ci hai provato ma non ce la fai proprio...).
Poi sistemi la cucina mentre gli parli, canti e balli al minimo cenno di irrequietezza (perchè è meglio prevenire che curare).
Poi accade che trascini un seggiolone (con gemello dentro) davanti alla porta del bagno perchè gli viene il magone proprio quando hai svestito l'altro sul fasciatoio.
Poi li separi per il pre-nanna (uno nel lettino e uno nel lettone) e li ricongiungi solo quando sono rilassati e pronti per addormentarsi.
Poi se tutto va bene, ti godi la pace.

dicembre 05, 2008

Fotocronache 2


COMMENTO SULLA FOTO: buon sangue non mente...

COMMENTO SULLA PIZZA SURGELATA: di solito da noi si mangia molto meglio ma, in linea con il precedente post, questo è il trend del momento...

dicembre 03, 2008

Fermate il mondo...



Sarà che è quasi Natale e l’idea di andare per regali mi entusiasma come andare per funghi con la cervicale.
Sarà che in un batter d'occhio è arrivato l’inverno (quello vero) e da un paio d’anni ho scoperto che son fatta per le stagioni calde (ognuno ha i suoi tempi!).
Sarà che mi definisco una neomamma ma sono già passati sette mesi e dovrei decidere del mio immediato futuro;
Sarà che fino ad ora (Battesimo a parte) ho fatto la splendida ma adesso accuso una leggera stanchezza (dove "leggera" è un eufemismo).
Sarà che la "sindrome da pentola di fagioli ambulante" mi prende ciclicamente, come a molte donne.
Questa la sensazione del momento:
FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE [per un attimo]
CON I MIEI PANTERINI, PERO'!

P.S. Nota di colore in questo post un po' "pacco": Mattia, incalzato dalla nonna Silvana, apre e chiude la manina. Superfluo dire che siamo tutti straconvinti che ci faccia CIAO CIAO!

novembre 30, 2008

Sabato mattina coi gemelli


Ogni sabato e domenica mattina i genitori al quadrato provano a dormire fino a tardi come nella loro vita prima dei gemelli. Ormai è una missione. Fiduciosi, propongono ai pargoli una mattinata un po' diversa dai quella dei giorni feriali: biberon consumato nella loro camera e giochi seduti nel lettone. Lo scopo: indurre un pisolo di metà mattina anticipato.
Ma i gemelli non ci sentono proprio: hanno dormito tutta la notte, la colazione l’hanno fatta, adesso ci si alza. Punto e basta.
La mamma li porta in sala. Il papà nell’arco di un nanosecondo - come da manuale - si riaddormenta. Il barile l'ha scaricato.
Tra vocalizzi, grida euforiche, piagnucolamenti e musichette varie i due giocano nel box per un’ora e mezza. Dopo aver dato la sveglia ad almeno uno dei vicini confinanti, i piccini se ne tornano a letto soddisfatti.
Una volta su tre me ne torno a letto anch’io. Due volte su tre decido di dare prima una rassettata e quando mi infilo sotto il piumone il pisolino di uno dei due, magicamente...è terminato.

novembre 28, 2008

Lo sapevate già?

29 novembre 2007: un anno fa, domani.
12 settimane+5 di gravidanza (= la fine del terzo mese)
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Vado in ospedale a fare la translucenza nucale. Sono serena e anche un po’ curiosa perché “i bravi ecografisti riescono già a dirti il sesso”. Mio marito, in via del tutto eccezionale, mi accompagna.
Entriamo. Confermo al medico che la mia gravidanza è normale e sta procedendo in tranquillità. Tutto fisiologico. Niente da aggiungere.
Mi sdraio.

“Caspita! Beh, lo sapevate già…?”
Cosa?”
Che sono due.”

E lì comincio a ridere e a piangere. Difficile fare un’ecografia così. Appena smetto, si riprende.
Va detto che il nonno materno di mio marito era un gemello e secondo voci di popolo i gemelli saltano una generazione (la scienza smentisce). Abbiamo sempre scherzato sulla possibilità di averne e in quel momento lì ti sembra di essere in un film, come se una cosa che ti hanno sempre raccontato, succede davvero.
Usciamo dall’ospedale in stato leggermente confusionale e chiamiamo nell’ordine:
1) i MIEI (risponde mia mamma)
mamma sei pronta? sono due!
Risposta: ma mi avevi detto che era uno!
2) i SUOI (risponde suo papà)
papà, sono due gemelli!
Risposta:
ma smettila…
No, davvero

Ma dai, passami Laura!
3) l’AMICA P. che un anno prima di me ha avuto due gemelli maschi e qualche volta penso a questa straordinaria coincidenza.
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Una giornata indimenticabile.

novembre 27, 2008

Manovra aspiratutto


Abbiamo due nasini colanti. Notte movimentata quella di ieri, causa raffreddore. Risvegli bruschi e frequenti: neanche quando mangiavano ogni tre ore, non sincronizzati, tenevamo questo ritmo.

Mattia, il più intasato dei due, ha accennato un vago lamentio ma con un goccio d’acqua ha ripreso il suo sonno fino a stamattina. Christian (manco a dirlo) seppur meno raffreddato, ha dato il meglio di sé: un medley di crisi isteriche, sorrisi a mo’ di presa in giro e grida acute che nel pieno della notte fanno un certo effetto.

La mamma pazienta.
Il papà è provato: mammamia che nottataccia!
[Già, che nottataccia, anche perché il pargolo incontentabile non era avvinghiato a te].

In questi casi optiamo per salvare il sonno salvabile (nostro e del gemello dormiente) e infiliamo il gemello piangente nel lettone, dove il consorte guadagna il suo solito spazio mentre io mi rannicchio nei trenta centimetri di materasso rimanenti. Le dimensioni del bambino sono ancora ridotte ma tocca pensare alla sua incolumità e mantenere la distanza di sicurezza dal consorte (causa movimenti bruschi).

Poi c'è la questione aspiratore nasale, che io chiamo "manovra aspiratutto". Nella foga di liberare i due nasini, raggiungo la potenza di un bidone da 2000 watt, sfiorando ogni volta il collasso polmonare. E poi, sarà senz'altro suggestione ma con tutto questo aspirar bacilli stamattina mi sentivo il mal di gola.

novembre 24, 2008

Cheeeeese!

A proposito della nuova foto del mio profilo e di chi l’ha commentata, devo spiegare una cosa.
Sono sempre stata abbastanza fotogenica ma circa sei mesi fa (cioè dalla nascita dei bambini e dalla voglia di fare qualche fotografia con loro) il simpatico consorte mi ha fatto notare che se guardo l’obiettivo (cosa che mi sembra normale se ti scattano una foto) ZAC! mi si incrociano gli occhi.
Al che gli ho detto:
ma cosa dici? non mi è mai successo!
Risposta: no, no Laura, l’hai sempre fatto!
E lì ti domandi quante cose tuo marito sa da sempre e si guarda bene dal comunicarti: va be’.
Ho provato a farmi fotografare senza lenti e senza occhiali, che lì puoi anche guardare l’obiettivo ma se fisicamente non lo vedi, dovrebbe filare tutto liscio. Invece, come al solito, ZAC! Succede lo stesso.
Accade poi che da quando lo sai, appena ti metti in posa pensi: ah, gli occhi, aspetta che ci sto attenta, dove è meglio che guardi? E poi, come al solito, ZAC! Un po’ come quando ti dicono di star ferma e a te viene subito da muoverti…
Allora ieri per scattare questa foto mi sono detta: facciamo che io guardo altrove così risolviamo. Poi si è girato anche il bambino e spostandosi siamo finiti fuori campo. Decisamente maldestri ma il risultato, dopo un bel ritaglio, ci è piaciuto.

Esistono le istantanee. Per fortuna.

novembre 23, 2008

DE DE DE


Nell'ultima settimana Mattia ha iniziato a dire de-de-de.

Io, presa dell'entusiasmo, gli ho detto de-de-de almeno trenta volte al giorno per indurlo a ripetere.
Una volta su cinque mi accontentava e io mi divertivo come una matta.
Se poi nel dirlo sorrideva anche, impazzivo. Letteralmente.
Da ieri non lo dice più. L'avrò sfinito. Letteralmente.
Non oso pensare quando dirà ma-ma-ma...

novembre 22, 2008

novembre 21, 2008

Filastrocche di carta

La filastrocca originale credo dica:
Uno, due, tre,
la Peppina fa il caffè,
fa il caffè con la cioccolata,
la Peppina è tutta matta.
Il nonno creativo ha realizzato otto cartoncini colorati per raccontargliela a mo' di fiaba e nella sua versione ha messo l'insalata al posto della cioccolata (!). Superfluo dire che i bambini rimangono ipnotizzati dal colore e si divertono come matti.
Un'altra filastrocca di carta che li diverte molto è "Apelle figlio di Apollo...". Oggi testiamo la new entry "Crapa pelata fa i tortelli..."
Questo per rivalutarci un po' dopo la questione del dvd incantatore...
Inserisco solo cinque immagini perchè caricare più foto in un post è davvero complicato (anzi se qualcuno sapesse illuminarmi...).








novembre 17, 2008

Impara l'arte...



Sabato mattina. Ti svegli con il mal di testa. Decidi di mangiare qualcosa che prendere i medicinali a stomaco vuoto non fa mica bene. Mangi una banana ma non ti ricordi se fredda di frigo oppure no. Torni a letto. La banana ti si pianta sullo stomaco. A quel punto non hai più solo il mal di testa. Si svegliano i bambini e ti rialzi anche tu. Ti lavi la faccia tre volte, per riprenderti un po'. Niente.

Verso mezzogiorno cedi. Molli a metà la pappa di Christian, dici al papà-al-quadrato che non stai proprio bene e vai a letto: FAI TU! (nel senso di PRENDI TU IL TIMONE DELLA BARCA, nel senso di ARRANGIATI TU!).

Ti infili sotto le coperte.
In un attimo senti arrivare dalla sala il "mugugnio del dopo pappa", che vuol dire mangiare-abbiamo-mangiato-adesso-schiacceremmo-un-pisolino-ma-non-subito-tra-un-quarto-d'ora-nel-frattempo-dateci-retta-un-po'.
E già ti immagini il papà-al-quadrato che si spazientisce. Perché per lui i bambini dovrebbero solo mangiare, dormire e basta. Neanche fare quell'altra cosa lì, ché è da un po' che i pannolini non li cambia più.
In meno di dieci minuti sei in quella fase che preannuncia il sonno, senti un SILENZIO irreale e pensi che dai, alla fine in caso di bisogno è capace anche lui: va come sono bravi.
Mentre sei in quella fase in cui voci e rumori rimbombano da lontano e capisci che stai per addormentarti, senti questa MUSICA qua.
E tutto ti è chiaro.
Vedi a svelare i trucchi del mestiere...
C'è chi li usa. E chi ne abusa.

novembre 13, 2008

Buone forchette (segue da ieri)


Avevo un GATTO (trovatello di San Siro) che da cucciolo si immergeva fino al naso nella ciotola. Aveva chiaramente patito la fame ma anche da adulto mangiava a dismisura, complice il consorte che diceva: lascialo fare, si vive una volta sola... (regola che applica anche per sé).

Ho un MARITO che - nonostante i due cicciobelli viventi in cucina - al suo rientro ha un'unica missione: mangiare. Tutto quello che ostacola in termini di tempo questo suo primario obiettivo deve essere sbrigato il più velocemente possibile. E non mi dilungo oltre.

Sul mio rapporto con il cibo non mi soffermo: tre righe non basterebbero.

Ho due BAMBINI che come i tre gemelli di Aldo, Giovanni e Giacomo si sono chiaramente "ciulati il cibo" a vicenda nella pancia di mammà. Fin dalla nascita hanno bevuto "litrate" di latte e urlato per la fame, puntuali come orologini svizzeri. Oggi si agitano alla visione di un cucchiaino e si spazzolano pappe e merenda che (a orari consoni) gli propongo, ORMAI SENZA RICHIESTA alcuna da parte loro.

Insomma, l'impronta c'è. E allora mi domando: sarà vero che in fatto di cibo i bambini sanno regolarsi da soli? No, perchè ogni tanto i miei mi ricordano i pesci rossi...

novembre 12, 2008

Grasso è bello!

Visita di controllo dalla pediatra.
DETTO CHE:
- quando esci con i pupi infagottati, la pioggia (come da copione) si infittisce;
- e quando entri nel suo studio (anche se hai un po' di paturnie) devi mostrarti la mamma più rilassata del mondo perché lei ha messo al bando le madri nervose;
DETTO CHE:
- quando fa le manovre al pisellino dei tuoi figli, ti sudano le mani e vorresti che non ti dicesse “guardi qui, era così anche l’altra volta?”
DETTO CHE:
- "fa niente se non vogliono più il latte", anche se leggi ovunque che i bambini a quell’età devono berne almeno 500 ml al giorno [e i tuoi ne prendono a malapena 200];
- e che nelle dosi delle pappe “deve regolarsi lei”, ma tu continui a pensare che una tabella di marcia faccia più al caso tuo;

I GIACOMINI PESANO 9chili e 200grammi.
"Un po’ troppo" - dice lei - "ma non metto a dieta i bambini di sei mesi..." [Meno male - penso io].

Telefonata del consorte che chiede come è andata. Riporto tutto parolaperparola [perché sono una dal dettaglio facile, anche se l’ho già detto]. Lui, che invece è lasintesifattapersona, chiude dicendo: “vabbe’ insomma, non sono sciupati…”.

La sera quando rientra, rivolgendosi ai bambini:
“E allora? Cosa vi ha detto la veterinaria… …ehm, no, la pediatra…”
[E meno male che si è corretto da solo...]
Eh? Vi ha detto che siete grassi!
[Ehm, a proposito di animali: il bue che dà del cornuto all’asino!]
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novembre 11, 2008

Scacciapensieri

PUBBLICA CONFESSIONE:
C’è un video - girato dall’amico F. - che li ipnotizza.

Letteralmente.
L'ha girato il giorno del Battesimo.
Lo guardano, agitano gambe e braccia, sorridono e si calmano.
Sarà che si riconoscono. O forse no.
Quando la caciara è davvero troppa, do inizio alla proiezione e magicamente regna il silenzio.
Non lo faccio spesso. Solo qualche volta.

-
...eccone un pezzettino.

novembre 06, 2008

Finita un'era, ne inizia un'altra...


E qui si chiude ufficialmente l'Era delle Sdraiette, che ricorderò come utilissime per gestire due bambini insieme ma deleterie per schiena e ginocchia (le mie). Le ricorderanno meno volentieri "quelli sotto di noi" perchè quando eri sola, se davi il biberon a uno, e l'altro (che era tranquillo) cominciava a lamentarsi non è che riuscivi a sollevarlo con la forza del pensiero ma con la gamba era un attimo trascinare accanto a te sdraietta+pupo dentro (!...dalla foto è evidente che non ho il parquet).

Anche l'Era del "StaiQuiCheLaMammaArrivaSubito" si è definitivamente chiusa perchè di andare altrove adesso come adesso sarebbero proprio capaci. Lo realizzi quando a giorni alterni ne trovi uno a testa in giù nel suo lettino o quando le acrobazie di cui sopra le fa mentre lo cambi.

Sempre a proposito di "quelli di sotto", dichiaro ufficialmente aperta l'Era del PorcaMiseriaIlGiochinoMièCadutoPerTerra: per il momento cadono solo saltuariamente e per sbaglio. Sì, ecco, per il momento.

novembre 04, 2008

Un anno in due

Domani i mesi sono sei. Di vita per loro e di nuova vita per me.
Sono cresciuti. Sono dei giganti in miniatura.
Mi regalano sorrisi meravigliosi e mi guardano come fossi una dea in terra.
Sul seggiolone Mattia sta a gambe all’aria, un po’ svaccato, come il papà. Christian con le braccia distese lateralmente, mi ricorda Al Pacino in Scarface (nella vasca da bagno rotonda).
Da lì in alto osservano, “parlano”, gridano, mangiano e giocano. Hanno la fissa del cucchiaino. Per mangiarsi uno yogurt in santa pace tocca nascondersi.
Cominciano a stare seduti e quando bevono l’acqua dal bicchierino si divertono come pazzi.

Io? SEMPRE PIU’ CHIOCCIA. E questo un po’ mi preoccupa. Ma poi mi dico che è giusto così, in fondo sono ancora così piccini…
L’amica N. mi ha detto: “E’ normale che sia così Laura, insomma... SONO NOSTRI…

Già, ma quando passa?

ottobre 31, 2008

Felice Halloween!


Sarà che a me questa storia di festeggiare Halloween (in Italia) mi è sempre sembrata una buffonata. Sarà che non sopporto il Carnevale e le feste in maschera [quando ero piccola mi hanno vestita da Anna dai Capelli Rossi e ancora mi ricordo di un bambino in piazza Duomo con il dito indice puntato sulla mia parrucca a trecce!].
Sarà che a casa nostra di dolcetti non ce ne sono quasi mai (nel senso che io mi impongo di non comprarli e quelli che compra mio marito ce li spazzoliamo subito).


Quando arrivava questa sera, alla scampanellata delle nove non rispondevo proprio. Potevo forse raccontare ad una ciurma di ragazzini che non avevo neanche una lattina di aranciata da regalargli...? Ma da quasi sei mesi sono mammà e mi sono addolcita. E siccome a quell’ora lì io metto a letto i pargoli e se sono da sola la sera non apro la porta neanche ad un bambino di cinque anni, ho appeso un cartello alla porta:

PER I BAMBINI CHE FESTEGGIANO HALLOWEEN
PER FAVORE NON SUONARE
I DOLCETTI SONO QUI (freccia in basso)
[e ho appiccicato un sacchettino con mezza confezione di cioccolatini ripieni tipo Lindt, la parte restante me la sono mangiata io!]

A parte che ci ho visto giusto e quando il gruppetto è arrivato ha scampanellato a più non posso alle vicine (che si sono ben guardate dall’aprire). Davanti alla mia porta li ho sentiti sghignazzare, uno ha letto il foglio, un altro ha detto “Ah! E ci sono i dolcetti?”.

Se li sono presi. Il cartello invece me lo hanno lasciato.

ottobre 30, 2008

"Quando il marito è in trasferta"



Quando il consorte è in trasferta, la sottoscritta – qui anche detta mamma al quadrato – è sì dispiaciuta, MA:

1) FA UNO STRAPPO ALLA REGOLA e si sdraia sul lettone con i pupi. (Quando sono quasi cotti li trasferisce nel lettino).
2) SI GODE IL SILENZIO totale della casa (non che il marito sia un gran chiacchierone ma a lui la Tv di sottofondo lo rilassa. A me no).
3) CENA “AL SACCO” SUL DIVANO, scegliendo (random) alimenti dal frigo: minimo dispendio di stoviglie, massimo risparmio di energie.
4) VAGA ALLA RINFUSA tra blog amici, Facebook e fa ricerche su internet (che tante volte sarebbe meglio non sapere).
5) DA' UNA RASSETTATA alla casa prima di addormentarsi e ritrova lo stesso ordine al risveglio (=niente calzini in giro, niente rimasugli di spuntini sul piano cucina).
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@il consorte: :-)

ottobre 28, 2008

A noi le orecchie!


E' iniziata l'era degli urlettini. Urlettini, beh, in realtà sono rumori acuti. Sono suoni simili a quelli che sul National Geographic C. fanno fare ai cantanti lirici per vedere se rompono i bicchieri ma fuoriuscendo da un corpicino di nove chili vanno chiamati così. Non riesco neanche a tradurli in lettere e soprattutto non riesco a decriptarli. Pura euforia? Mamma mi è caduta quella cosa, raccoglila? Sono stufo di stare qui, mettimi da un'altra parte? Mamma voglio tornare dov'ero prima? Non lo so.
Il precursore, come da manuale, è Christian. Mattia segue a ruota ma fortunatamente con minore enfasi. Per la serie, si salvi chi può, ditemi che è una fase superpasseggera e che magari si tratta dei dentini, visto che è da giorni che azzannano ogni cosa.


Breve nota di ringraziamento per il tanto bistrattato consorte che mi ha formattato il computer, gli ha dato nuova vita e mi ha ripristinato la connessione wireless.

ottobre 25, 2008

The third one



Ieri ho comprato l’ennesimo passeggino gemellare. Il terzo, per la precisione. Ho preso, sono andata al Carrefour e sono riuscita a pagarlo almeno cinquanta euro in più rispetto a quanto lo vendono nuovo su Ebay o su siti specializzati. Ma siccome quando decido una cosa deve essere ora-e-subito (oppure oggi-per-ieri, come dice mio marito) ho caricato il pacco e son tornata a casa, sicura che lì – se non fosse andato bene – potevo riavere subito i soldi indietro.
Andato bene per cosa?
Per il mio ascensore. Per entrare aperto nel mio ascensore. Per finirla con la storia di scendere ad aprire il passeggino, salire a recuperare i due pargoli, scendere e legarli nell’atrio che adesso che sono infagottati è tutto più difficile e nell’attesa si spazientiscono pure.
E che sarai mai dirà chi non è mai andato in giro con un gemellare? Niente di importante, è vero, ma ieri pomeriggio, in giro con un passeggino delle misure di una carrozzina normale, senza dover fare manovre da equilibrista sui marciapiedi e potendo entrare per un cancelletto spedita mi sono sentita più leggera. Sì, sì, ci si accontenta di poco.
Gli specialisti del settore obietteranno che quel passeggino lì è meglio per i fratelli che per i gemelli e che non è che durerà tanto (insomma, le ruote le hai montate tu!) ma il non plus ultra dei gemellari l’ho già comprato e lo trovo più adatto a chi abita in America dove tutto è grande e non solo per modo di dire. Ma soprattutto non è che devo andarci a fare trekking e per le passeggiate lunghissime (quando mai!) c'è sempre l'affiancato.
Questo per dire che il pronti e via di una passaggiata per i fatti miei con i bambini mi entusiasma molto. Staremo a vedere.
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ottobre 24, 2008

Canta che ti passa

Premesse: i gemelli sono stati da subito ribattezzati “I panterini”. La mamma si diverte a "frastornarli" di parole e canzoncine nella speranza che crescano allegri e chiacchieroni. Al proposito inventa filastrocche a tema, il cui punto forza è senza dubbio l’arrangiamento ma non avendo qui il supporto multimediale, toccherà andare ad immaginazione.

Fanfara per distrarli quando si stanno innervosendo:
Ma qui c’è un panterino,
ma qui c’è un topolino,
pà pà pà!
(zà zà zà
nella versione del consorte)

Tiritera strappacuore per calmarli quando faticano a prendere sonno:
E’ un amore panteriiinooo,
un amore di bambiiinooo,
è l’amore della maaammaaa,
tutti quanti fan la naaannaaa.

qui secondo il consorte la musica è un plagio bello e buono della sigla di Annadaicapellirossi, io invece sono convinta di averla inventata.

Pezzo forte per intortarli se il latte non è pronto. Sulla base delle Tagliatelle di Nonna Pina:
Siamo i gemelli maggio, siam panterini.
Siamo due fratellini, siam proprio birichini.
Siamo i gemelli panterini...

New entry in occasione dello svezzamento sul tema di Popeye the sailor man
La pappa dei panteri-i-ni,
la pappa dei panteri-i-ni...

Proprio l’altro giorno pensavo che toccherà rivedere presto i testi onde evitare future crisi di identità.

ottobre 22, 2008

La regina dei fornelli


Che io non fossi la regina dei fornelli si era capito. Che giusti dosaggi e giuste consistenze fossero un problema l’avevo già detto. La questione pappe sembra comunque ben avviata.
LORO mangiano tutto.
LA MAMMA si destreggia come può tra pentolini e polveri varie, che non suona bene ma rende l’idea.
Il problema LA PAPPA A META’ CONSUMAZIONE MI DIVENTA LIQUIDA ANCHE SE ALL’INIZIO ERA CREMOSA l’ho risolto.
Ho parlato con la signorina Mio Nestlè che mi ha detto che no, non sbaglio le dosi; che è normale se la pappa non viene mangiata in fretta; che mi sono senz’altro accorta che il prodotto contiene farina di riso dia-sta-sa-ta [veramente no, perchè non ce l’ho l’abitudine di leggere gli ingredienti: madre snaturata!] e che è quell’ingrediente lì che rende il tutto più digeribile.
Poi per ringraziarla di avermi rassicurata, le ho dato tutti i miei dati personali. Riceverò pubblicità e telefonate promozionali per tutta la vita ma fa niente.
Comunque sono passata in fretta alla crema di mais e tapioca che mi sembra tutta un’altra storia.
Anche il problema LA PAPPA MI SI RIEMPIE DI GRUMI ANCHE SE BUTTO LA POLVERE A PIOGGIA UN GRANELLO ALLA VOLTA LAVORANDO DI POLSO CON LA FORCHETTA PERCHE' STEMPERARE NON E' IL MIO FORTE l’ho risolto. Usando la frusta. Quella che forse la gente normale usa solo per fare i dolci ma io ci faccio anche la frittata.
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ottobre 20, 2008

E' andata!


La festa [di Battesimo] è andata. Finalmente!

La mamma?
Decisamente nevrotica nel mentre e fisicamente a pezzi dopo (mai tenuti in braccio così tanto da quando hanno varcato la soglia degli otto chili...).
Il papà?
Tranquillo e svaccato come al solito. Ha presidiato il buffet con la scusa di fare public relations.
I gemelli?
Stanchi quindi nervosi, come da manuale.

[La moglie dice al marito: te l’avevo detto, io...]
[Il marito dice alla moglie: quando una cosa ti prende male, non ne fai passare una...]

QUELLO CHE HO VISSUTO:
io che vago per la sala tipo pallina da flipper in stato leggermente confusionale. Io che lascio un bambino tranquillo nelle braccia di qualcuno e poi ne acchiappo uno piagnucolante dalle braccia di qualcun’altro.

QUELLO CHE E' ACCADUTO:
un nonno e una nonna si sono smazzati l’organizzazione di una festa per la sola gioia di mettere in piedi qualcosa di bello per i loro nipotini;
un nonno (quello creativo) ha realizzato degli animaletti di carta colorata per decorare una parete della sala;
tanti amici e parenti (da vicino e lontano) sono venuti alla nostra festa e si sono sorbiti il "pacchetto completo";
un cugino si è fatto Basilea-Milano in treno andata e ritorno in dodici ore (però, lui era il padrino di Mattia, eh...);
un collega del consorte ha filmato tutta la cerimonia con una telecamera che neanche il Tg5...;

Ringrazio di cuore chi mi ha pensato.

ottobre 15, 2008

Fabulous fifties


Caro consorte,
è vero o non è vero che ogni tanto dico che io dovevo vivere negli anni ’50?
Non so se ci saremmo incontrati lo stesso ma nel caso, io sarei stata così!


P.S. No, non sono esaurita. E' che tramite FaceBook ho scoperto Yearbook.

ottobre 14, 2008

[Festa di] Battesimo


Battesimo imminente. Segue rinfresco.
Volevi fare una cosa intima per evitare l’ “effetto matrimonio”? Sì, ecco, VOLEVI.
Volevi evitare ai bambini uno stress inutile? Sì, ecco, VOLEVI.
Volevi battezzarli appena nati? Sì, ecco, VOLEVI.
Tuo marito, al solito, minimizza: Ma siiiiiiiiiiiiì, Laura...
E allora mi sono detta:
ma siiiiì Laura, d’altronde per i nonni è una gioia festeggiare questi nipoti arrivati in tandem da lontano...
ma siiiiì Laura, un pomeriggio passa in fretta, per te e per loro (e speriamo anche per tutti gli altri)...
ma siiiiì Laura, vedrai che il prete non lo fa più l’incontro infrasettimanale e ci vediamo solo la sera prima...
ma siiiiì Laura, devi solo rileggerti la parte centrale del libretto, che il prete l’ha capito che tuo marito non l’ha neanche aperto e anche questa volta farà le domande solo a te...
ma siiiiì Laura, vedrai che gliele trovi le scarpette, avranno mica dei piedini extra size...
ma siiiiì Laura, fa niente se non hai perso un chilo, troverai qualcosa da metterti...
ma siiiiì Laura, devi darti solo una “sistemata” e fare 5 giorni depurativi a partire da adesso, tanto per tamponare un po’...
ma sìììì Laura, sarà l’autunno che avanza, che a te tutti gli anni ti prende così...

Per amici e parenti che leggono questo post. Non è che non mi faccia piacere vedervi, ANZI. Se mi conoscete, avete capito cosa intendo.

ottobre 12, 2008

Very special moments


Quando si svegliano la mattina e ti sorridono [raro: di solito prevale la fame].
Quando nel dormiveglia “ciucciano senza il ciuccio” [ogni 15 secondi: sì, li ho contati!]
Quando ti sorridono [anche] con gli occhi.
Quando si addormentano con una mano appesa al collo della tua maglietta.
Quando sorridono sotto il ciuccio.
Quando ridono "con il sonoro" [...e poi segue il singhiozzo].
Quando dopo il bagnetto li avvolgiamo in due asciugamani [modello sandwich].
Quando sorridono nel sonno;
Quando andiamo a spiarli mentre dormono [almeno due volte a sera, io];
Quando li mettiamo nel lettone la domenica mattina;

ottobre 08, 2008

Buon appetito!


La mia amica P. mi regala sempre perle di saggezza. Avendo due strepitosi gemelli di 15 mesi, io guardo lei e ho un’anteprima in tempo reale di cosa mi aspetterà.
Siccome mi ha dato il benestare, racconto cosa le è successo di recente e le conclusioni che ne ha tratto.
Lei e suo marito sono al mare. E’ sabato sera. Decidono di andare a mangiare una pizza. Essendo in quattro, chiedono un tavolo da quattro (primo errore: molto meglio da sei). Arrivano le pizze. Il gemello C. rovescia un bicchiere d’acqua sulla pizza della mamma. Pazienza, la fanno rifare. Mangiare hanno mangiato. Il marito si alza per andare a pagare. Lei rimane da sola al tavolo coi due monelli. I due iniziano a tirare i lembi della tovaglia. Lei cerca di salvare come può piatti e bicchieri (con braccia modello piovra a destra e a manca). La sala è piena. Tutti che la guardano, perché in quei casi lì sei più interessante tu del loro piatto. Insomma, due minuti da incubo...
Per quel che mi riguarda i bambini al ristorante sono da sempre un vero tabù. Non so se troverò mai il coraggio e il sangue freddo per portarceli. Dovessi decidermi, decisamente consigliabile farsi portare il conto al tavolo! (parola di amica P.).

ottobre 07, 2008

Time out


Uno dei tuoi figli da due giorni a questa parte è adrenalinico come neanche la sua mamma dopo un caffè e due pastiglie di ginseng concentrato.
La festa "in famiglia" per il battesimo dei tuoi figli ti sembra più impegnativa di un matrimonio in pompa magna.

Hai deciso di far assaggiare la prima pappa ai tuoi bambini ma non è proprio come te lo eri immaginato.
Sei in piena S.P.M. [per mio marito: dopo ti spiego cosa vuol dire! :-)]
Hai un aspetto da adolescente in piena pubertà anche se vai verso i trentatre anni (si parla di brufoli, eh!).
Vorresti chiuderti per un pomeriggio in un centro termale di quelli con le piscine calde e il freddo fuori ma non hai ancora nessuna intenzione di metterti in costume da bagno.
Vorresti prenderti un pomeriggio + serata di totale libertà o forse no perchè il figlio adrenalinico sembra smettere i capricci solo in braccio a mammà.
Hai mille cose da raccontare sul tuo blog ma non ce la fai proprio.
Temi che qualcuno ti compaia in sogno e ti dica: fino adesso abbiamo scherzato, ora sono cavoli tuoi!

ottobre 02, 2008

Influenza coniugale


Tuo marito è un po’ influenzato e decide di prendersi un giorno di riposo.
LUI presidierà l’area giorno per l’intero pomeriggio, occuperà fisso una metà del divano, trascorrerà ore e ore tra portatile e tv, di tanto in tanto tossirà e si rifiuterà di bere la vitamina C perché gliel’hai sciolta in troppa acqua (c’ho tre bambini, io!).
TU ti ingegnerai per far star buoni i bambini, tu darai loro i 2+2+2+2 biberon della giornata, li cambierai e via dicendo. Tu uscirai per soli venti minuti e al ritorno li troverai a letto "perché si lamentavano e volevano essere sdraiati" (come sempre quando sono soli con lui).
Poi improvvisamente verso il crepuscolo LUI riacquisterà inspiegabilmente la verve di sempre, cucinerà un piatto gigante di gnocchi ai quattro formaggi, di quelli che ti viene la nausea solo a ricordarlo, di quelli che lasciano per casa un odore di fonduta che per mandarlo via ci vorrebbe l'uragano Charlie.
Poi inspiegabilmente LUI ritroverà uno sprint mai visto per cercare OdeonTV che trasmette Zurigo-Milan ma non la troverà (per la cronaca, è finita sul satellite), poi imprecherà contro l’antennista che non riusciamo a vedere tutti i canali, poi navigherà su internet per trovare un posto dove diano la partita e la seguirà in contemporanea a quei canali sportivi locali dove ci sono dei tizi che si azzuffano come bambini. Roba che se stai poco bene vorresti un po’ di tranquillità.

settembre 30, 2008

La pancia


"Nostalgia della pancia" è anche:

> apprendere che una tua amica è incinta del suo secondo figlio (questa volta è una bambina) e gioirne a tal punto che quasi quasi ti commuovi;
> urlare al consorte (mentre sei ancora al telefono con lei) lo sai che aspettano un altro bimbooooo, anzi una bambinaaaaaa
> chiederle in rapida sequenza a che mese sei, come stai, quando nascerà, dove partorirai, chissà tuo marito come è contento, chissà tuo figlio come è contento, chissà i tuoi fratelli come sono contenti;
> dirle almeno sei volte nel corso della conversazione che bello, come sono contenta, sono felice per te e simili;
> dirle che bello così hai fatto la coppietta maschietto e femminuccia (e qui sono caduta nel cliché, pazienza!);
> chiederle se le serve qualche pantalone premaman;
> prepararle seduta stante una pigna di roba-con-la-pancia da prestarle (neanche ne avesse bisogno proprio stasera);
> ...ah, dimenticavo...non vedere l’ora di vedere la sua pancia (e di chiederle se sente già la bimba muoversi);


Voglio rassicurare amici e parenti che leggono questo post: "nostalgia della pancia" non vuol dire pensare già ad una seconda gravidanza...

settembre 29, 2008

Tutti a nanna!



Abbiamo commissionato al nonno creativo due quadretti con i nomi dei bambini da appendere sopra i loro lettini. Eccoli.
Per il momento servono a dare colore alla stanzetta e come aiutino al papà per sdraiare i gemelli al posto giusto! :-D

settembre 26, 2008

Blog & co


Cosa sia Facebook lo sanno tutti. Io l’ho scoperto qualche giorno fa e come mio solito ci ho messo un po’ a capirne il senso.
Nel mio entourage ha preso piede da qualche giorno con conseguente frenetica ricerca dell’amico o del conoscente in rete.
Ho capito che Facebook lo usano quelli che sono lontani e vogliono rimanere in contatto ma anche quelli che lavorano davanti ad un pc e ogni tanto vogliono farsi un po’ i cavolacci propri. Averlo saputo prima: l’ultimo mese di lavoro mi hanno tenuta lì tipo soprammobile (soprammobile parlante però! perché l’argomento donna-gravida-in-attesa-di-gemelli dà grandi spunti di conversazione).
Ho capito che la propria pagina di FB funziona un po’ tipo blog così mi sono detta che il blog io ce l’ho già, anzi me l’ha detto il consorte quando ha visto che sono partita con l'album di foto delle vacanze (vecchie vacanze, naturalmente): ma quante cose vuoi fare?
Poi ho capito che ti può contattare il compagno delle elementari e dopo che gli hai detto che sei una neomamma e lui ti ha detto cosa fa nella vita, scopri che vive e lavora non distante da dove vivi e lavori tu ma che è più facile incontrarsi in rete che non per caso in metropolitana.
Poi ho capito che se dai uno sguardo al profilo dei colleghi scopri che qualcuno ha un blog, come te, ma tu non lo sapevi e neanche loro sanno che tu ne hai uno. E allora mi son detta che abbiamo tutti tante cose da dire. Siamo diventati tutti più profondi? Forse nessuno ci ascolta più? Oppure abbiamo tutti l’hobby della scrittura...

settembre 24, 2008

La mela? Ci piace.

Appuntamento dalla pediatra. Si parla di svezzamento. Sul tema ho letto di tutto e di più ma voglio capire bene cosa mi dice.
Premesse: lei è una che parla veloce e io sono una che ha una tara per le informazioni culinarie dette a voce, roba che quando mia suocera mi spiega una ricetta, già al secondo ingrediente mi sono persa.

E allora mi concentro.
Carota, patata, zucchina...
Il mio bimbo più riservato si lancia in un monologo a voce sostenuta. Invito mia mamma ad aspettarmi fuori ma la dottoressa le dice di restare, così sente anche lei. E lì mi viene il dubbio che mi abbia già inquadrata.
Brodo, farina di riso...
Ok, mi concentro.
Penso che poteva anche darmi un prestampato. E poi domando: "Quanto liquido? Quanta farina?"
Risposta: Veda lei...basta che non faccia un pastone.
E allora penso che ho un’altra tara, quella dell’andare ad occhio e penso anche al tempo che ci ho messo per fare un purè in busta di una consistenza normale. Vabbe’ si vedrà. Tanto oggi comincio con la mela grattugiata. Non vedo l'ora.
Mando sms al consorte: provo da sola o aspetto te? (Insomma, è sempre una prima volta, no?).
Risultato: Christian ha già capito tutto, persino come “leccarsi i baffi”! Mattia no, ma ha gradito lo stesso. Io, divertita, ho scattato quindici foto per immortalare l'evento. Poi mi ha sfiorato un pensiero: sta per finire l’era del biberon, adesso tocca mettersi sotto sul serio.
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Se i miei figli potessero parlare mi direbbero: cara mamma, grazie mille per la novità di oggi. Abbiamo gradito. Per oggi è andata così ma da domani vorremmo un cucchiaino di silicone come tutti i nostri amici neonati...
(domanda di stamattina del consorte: fino a quanti mesi si è neonati?)
Cara mamma, vedi anche di darti una mossa. Le verdurine per le nostre future pappe devono essere sempre fresche e il frigo sempre pieno, mi raccomando. (E sul finale c’è senz'altro lo zampino della nonna!).

settembre 21, 2008

Water therapy


Ieri mio marito mi ha vista entrare in bagno con un pargolo piangente in braccio, aprire il rubinetto del lavandino e sedermi sulla vasca da bagno ad aspettare.
Lì per lì ha pensato che in questi quattro mesi mi fossi silenziosamente esaurita e stessi cominciando a tradire preoccupanti segni di squilibrio.

Scusa, Laura, cosa stai facendo?
Gli faccio sentire il rumore dell'acqua, li rilassa e smettono subito di piangere!

Ecco, sicuramente non ho fatto la scoperta del secolo. I rumori della natura in genere rilassano. Non sarà una cascata, un ruscello o simili ma con loro funziona lo stesso.

Voglio rassicurare gli ambientalisti, non è che tengo il rubinetto aperto per delle mezzore, mi basta un minuto. Vi sembra comunque troppo? Lo decurterò dal tempo di durata della mia doccia.

Io Tarzan, tu mamma

Giornata chiassosa oggi.

Mettici Christian che ha iniziato la giornata con un bel bagno rilassante (e non dico altro).
Mettici che (sempre lui) ha imparato a fare un urlo da Tarzan in miniatura quando il sonaglietto gli cade dalle manine.
Mettici che hanno mangiato ad orari diversi (sfasati di 1 ora e mezza circa) e la giostra della poppata ha dato un bel ritmo alla giornata.

Alle ore 18.00 il consorte ha dato forti segni di nervosismo (dai, che domani lavori e ti rilassi un po’!).

Poi inspiegabilmente in mezzo ad una discreta confusione (zii e cuginetto a cena da noi) se ne sono stati belli tranquilli e rilassati a godersi la serata.

P.S. (per il consorte): non è sempre così, fidati! E poi, per dirla tutta, ti è riuscita anche una pennica di due ore e mezza, cosa vuoi di più?

settembre 19, 2008

Di gemelli parlando...


1° considerazione:
Saranno anche gemelli. Si assomiglieranno anche un po’. Ma uno è la tranquillità fatta persona, passa mezzore a parlottare anche da solo, sorride a dismisura ed è in pace con il mondo intero. [Mattia]. L’altro è tarantolato, parla e sorride quando vuole lui e ha già chiaro come ottenere ciò che vuole [Christian]. Che ci fosse un gemello dominante lo sapevo, ma se continua così, questo ci rigira come calzini.

2° considerazione:
Sempre in giro con i gemelli.
Papà sessantenne di gemelle ormai trentenni: “
ah, finchè sono così è tutto bello, poi vedrà! Le mie? Sempre a litigare, sempre in competizione”
Mamma trentenne di gemelle di due anni:
“secondo me le mie si odiano, sono invidiose, litigiose...”

Mai i gemelli non erano fratelli uniti uniti uniti, che si cercano sempre, che guai a separarli, che se a uno fa male la pancia l’altro lo sente? Saranno mica leggende metropolitane? Ditemi che con i gemelli maschi è tutta un’altra cosa.

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settembre 18, 2008

Con calma, non c'è fretta



Nella futura stanza dei bambini c’è una tapparella rotta da cinque giorni che attende di essere aggiustata e c’è un lettino nuovo montato a tempo di record, dietro minaccia di montarmelo da sola (la manualità non è il mio forte!).

C’è chi pensa che le cose vadano fatte con calma ma nel giro di qualche giorno, tuttalpiù di una settimana: IO.
C’è chi pensa che le cose vadano fatte con calma ma nel giro di qualche mese: LUI.

Lui dice di lei che vuole le cose OGGIperIERI
Lei dice di lui che è l'INDOLENZA PERSONIFICATA e gioca la carta dello sfinimento.

Questione di punti di vista.

La mission del week end è trasferire i gemelli nella stanzetta. Vi faccio sapere come va a finire.
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settembre 15, 2008

Mamma chioccia al quadrato

Ultimamente mi sono osservata. Sono più chioccia di quattro mesi fa.

1° caso:
Stamattina il papà ha portato i gemelli in ufficio.
Novità: io da sola a casa senza di loro per la prima volta in quattro mesi.
Non è che non li avessi mai lasciati soli [dove per SOLI intendo SENZA DI ME]. Anzi. Già dopo pochi giorni a casa, mi capitava di uscire per qualche commissione più o meno lunga e di lasciarli alla nonna o al papà senza particolari ansie o sensi di colpa. Ma loro fuori, nel mondo, senza di me non c'erano mai stati. Forse una volta, Mattia all'Esselunga nel marsupio con papà.
Comunque: loro escono. Dopo mezz'ora penso "adesso li chiamo e sento come va, voglio sapere se sono tranquilli oppure no". Poi penso che il consorte si infastidisce. No, non chiamo. Sì, chiamo. Alla fine, un'ora dopo, chiamo. Risposta: "sì, sì, sono qui che ridono...".
Loro tornano.
"Come mi siete mancatiiiiii!"
"Laura, siamo stati via al massimo un'ora e mezza!"

2° caso:
Fin da subito ho capito che non sono una mamma "possessiva". Non mi dà fastidio che gli altri prendano in braccio i miei bambini, li tocchino, etc. ma da un mese e mezzo a questa parte c'è una novità.
Gli amici e parenti che leggono il blog sono avvisati: mettiamo che uno dei bambini piange, mettiamo che voi decidete di prenderlo in braccio al posto mio, mettiamo che non riuscite a consolarlo e farlo smettere entro 7 secondi. Ecco: vogliate cortesemente restituirlo immediatamente alle braccia di mammà!
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