agosto 24, 2010

Il bilancio

Allora? Bilancio della vacanza? Mi domanda lui. Ma sì, dai, è andata bene.
Riposante (per quanto possibile con due bambini) e intelligente, intendo "a misura di bambino". Se voi siete quelli che le vacanze riuscite a farle come una volta: tanto di cappello. Io da quando ho i bambini ho deciso che certe cose smetto di farle adesso fino a quando saranno più grandi. Punto e basta. Perché se le faccio lo stesso mi stresso a dismisura, accumulo nervosismo, innervosisco loro e soprattutto mio marito. E siccome al mio (benché precario) equilibrio psichico ci tengo, così come al ménage familiare, ho deciso così.
L'aspetto emotivo di questa vacanza è che da mamma lavoratrice ho desiderato molto questi 16 giorni ininterrotti con loro e me li sono strapazzata a più non posso (mia mamma dice che li coccolo troppo, io me ne infischio e spero che alla fine ci guadagnino in autostima). Vederli vivere cose nuove e diventare degli ometti ogni giorno di più riempie il cuore.
Sull'aspetto "pratico", qualche punto in più: innanzitutto che il pisolino pomeridiano per i genitori in vacanza è una specie di miraggio. Un'oasi che comincia a intravedersi nel caos del pranzo. Quelle tre ore per noi e per noi stessi sono sono stati il salvavita della vacanza. Ma come faremo quando fra un annetto o giù di lì non lo faranno più?
Ho avuto conferma che i miei bambini patiscono le novità. Ci ho messo un giorno intero per convincerli a lasciare i sandali da città per indossare le ciabattine da spiaggia. Un giorno ad entrare nell'acqua. Un giorno ad abbandonare il canotto. Un giorno a liberarsi del salvagente. E via dicendo. Se avete anche voi dei figli così, consiglio vivamente di prenotare una villeggiatura di due settimane perché con una concludereste poco. Alla fine balleranno a ritmo di musica in piscina e si divertiranno come pazzi ma tocca lavorare sodo. Vietato perdersi d'animo.
Abbiamo ridotto a zero gli spostamenti in auto superiori ai 45 minuti, se non in orario nanna e pisolo perché il mal d'auto non è un capriccio, checché ne dicano quelli che ti rispondono che li hanno sempre abituati a viaggiare e li distraggono con una baby compilation. E questo ci ha permesso di viaggiare in serenità.
Sono riuscita a leggere tre (dico tre!) libri. Lo considero un miracolo o quasi.
Ultima considerazione: ero più in forma a un anno dal parto che non a due. Quando la gonna ti arriva un centimetro abbondante al di sopra di dove arrivava prima non è un bel segno. E toccherebbe correre ai ripari. E va be', settembre non è il mese dei buoni propositi?
Ah, e per finire: credo di essere l'unico caso di mamma gemellare con un figlio quasi spannolinato e l'altro manco per idea. Ma di questo parlerò in seguito.

agosto 04, 2010

Si parte


-2
Siamo in partenza per le nostre ferie. Sospirate. Perché quest'anno è stato intenso, faticoso, diverso da come lo avevo progettato ma alla fine importante, anche se per ragioni diverse da quelle che al momento ritengo prioritarie.
Queste ferie sento di meritarmele tutte, più dello scorso anno e più degli altri anni. E voglio godermele. Sono le nostre prime vere vacanze da famiglia.
Mio marito - che dopo un (solo) week end con la prole torna disfatto al lavoro - è un po' preoccupato. Due settimane di vacanza son tante da quel punto di vista lì...
Due settimane via da casa vuol dire che ti devi portare il mondo dietro. Ma anche no. Nel nostro caso mi sa di sì, senz'altro. Siamo spartani di testa ma non di fatto. Pazienza.
Ho voglia di infradito 24ore su 24, di pennichelle pomeridiane, di sole dopo la doccia fresca, di staccare la testa dalla mia vita cittadina per un bel po' di giorni.
Lascio un saluto a chi passa di qua. Per chi in vacanza ci è già stato, per chi ci deve ancora andare e per chi lo è da una vita e neanche se ne rende conto.
A presto.