ottobre 31, 2008

Felice Halloween!


Sarà che a me questa storia di festeggiare Halloween (in Italia) mi è sempre sembrata una buffonata. Sarà che non sopporto il Carnevale e le feste in maschera [quando ero piccola mi hanno vestita da Anna dai Capelli Rossi e ancora mi ricordo di un bambino in piazza Duomo con il dito indice puntato sulla mia parrucca a trecce!].
Sarà che a casa nostra di dolcetti non ce ne sono quasi mai (nel senso che io mi impongo di non comprarli e quelli che compra mio marito ce li spazzoliamo subito).


Quando arrivava questa sera, alla scampanellata delle nove non rispondevo proprio. Potevo forse raccontare ad una ciurma di ragazzini che non avevo neanche una lattina di aranciata da regalargli...? Ma da quasi sei mesi sono mammà e mi sono addolcita. E siccome a quell’ora lì io metto a letto i pargoli e se sono da sola la sera non apro la porta neanche ad un bambino di cinque anni, ho appeso un cartello alla porta:

PER I BAMBINI CHE FESTEGGIANO HALLOWEEN
PER FAVORE NON SUONARE
I DOLCETTI SONO QUI (freccia in basso)
[e ho appiccicato un sacchettino con mezza confezione di cioccolatini ripieni tipo Lindt, la parte restante me la sono mangiata io!]

A parte che ci ho visto giusto e quando il gruppetto è arrivato ha scampanellato a più non posso alle vicine (che si sono ben guardate dall’aprire). Davanti alla mia porta li ho sentiti sghignazzare, uno ha letto il foglio, un altro ha detto “Ah! E ci sono i dolcetti?”.

Se li sono presi. Il cartello invece me lo hanno lasciato.

ottobre 30, 2008

"Quando il marito è in trasferta"



Quando il consorte è in trasferta, la sottoscritta – qui anche detta mamma al quadrato – è sì dispiaciuta, MA:

1) FA UNO STRAPPO ALLA REGOLA e si sdraia sul lettone con i pupi. (Quando sono quasi cotti li trasferisce nel lettino).
2) SI GODE IL SILENZIO totale della casa (non che il marito sia un gran chiacchierone ma a lui la Tv di sottofondo lo rilassa. A me no).
3) CENA “AL SACCO” SUL DIVANO, scegliendo (random) alimenti dal frigo: minimo dispendio di stoviglie, massimo risparmio di energie.
4) VAGA ALLA RINFUSA tra blog amici, Facebook e fa ricerche su internet (che tante volte sarebbe meglio non sapere).
5) DA' UNA RASSETTATA alla casa prima di addormentarsi e ritrova lo stesso ordine al risveglio (=niente calzini in giro, niente rimasugli di spuntini sul piano cucina).
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@il consorte: :-)

ottobre 28, 2008

A noi le orecchie!


E' iniziata l'era degli urlettini. Urlettini, beh, in realtà sono rumori acuti. Sono suoni simili a quelli che sul National Geographic C. fanno fare ai cantanti lirici per vedere se rompono i bicchieri ma fuoriuscendo da un corpicino di nove chili vanno chiamati così. Non riesco neanche a tradurli in lettere e soprattutto non riesco a decriptarli. Pura euforia? Mamma mi è caduta quella cosa, raccoglila? Sono stufo di stare qui, mettimi da un'altra parte? Mamma voglio tornare dov'ero prima? Non lo so.
Il precursore, come da manuale, è Christian. Mattia segue a ruota ma fortunatamente con minore enfasi. Per la serie, si salvi chi può, ditemi che è una fase superpasseggera e che magari si tratta dei dentini, visto che è da giorni che azzannano ogni cosa.


Breve nota di ringraziamento per il tanto bistrattato consorte che mi ha formattato il computer, gli ha dato nuova vita e mi ha ripristinato la connessione wireless.

ottobre 25, 2008

The third one



Ieri ho comprato l’ennesimo passeggino gemellare. Il terzo, per la precisione. Ho preso, sono andata al Carrefour e sono riuscita a pagarlo almeno cinquanta euro in più rispetto a quanto lo vendono nuovo su Ebay o su siti specializzati. Ma siccome quando decido una cosa deve essere ora-e-subito (oppure oggi-per-ieri, come dice mio marito) ho caricato il pacco e son tornata a casa, sicura che lì – se non fosse andato bene – potevo riavere subito i soldi indietro.
Andato bene per cosa?
Per il mio ascensore. Per entrare aperto nel mio ascensore. Per finirla con la storia di scendere ad aprire il passeggino, salire a recuperare i due pargoli, scendere e legarli nell’atrio che adesso che sono infagottati è tutto più difficile e nell’attesa si spazientiscono pure.
E che sarai mai dirà chi non è mai andato in giro con un gemellare? Niente di importante, è vero, ma ieri pomeriggio, in giro con un passeggino delle misure di una carrozzina normale, senza dover fare manovre da equilibrista sui marciapiedi e potendo entrare per un cancelletto spedita mi sono sentita più leggera. Sì, sì, ci si accontenta di poco.
Gli specialisti del settore obietteranno che quel passeggino lì è meglio per i fratelli che per i gemelli e che non è che durerà tanto (insomma, le ruote le hai montate tu!) ma il non plus ultra dei gemellari l’ho già comprato e lo trovo più adatto a chi abita in America dove tutto è grande e non solo per modo di dire. Ma soprattutto non è che devo andarci a fare trekking e per le passeggiate lunghissime (quando mai!) c'è sempre l'affiancato.
Questo per dire che il pronti e via di una passaggiata per i fatti miei con i bambini mi entusiasma molto. Staremo a vedere.
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ottobre 24, 2008

Canta che ti passa

Premesse: i gemelli sono stati da subito ribattezzati “I panterini”. La mamma si diverte a "frastornarli" di parole e canzoncine nella speranza che crescano allegri e chiacchieroni. Al proposito inventa filastrocche a tema, il cui punto forza è senza dubbio l’arrangiamento ma non avendo qui il supporto multimediale, toccherà andare ad immaginazione.

Fanfara per distrarli quando si stanno innervosendo:
Ma qui c’è un panterino,
ma qui c’è un topolino,
pà pà pà!
(zà zà zà
nella versione del consorte)

Tiritera strappacuore per calmarli quando faticano a prendere sonno:
E’ un amore panteriiinooo,
un amore di bambiiinooo,
è l’amore della maaammaaa,
tutti quanti fan la naaannaaa.

qui secondo il consorte la musica è un plagio bello e buono della sigla di Annadaicapellirossi, io invece sono convinta di averla inventata.

Pezzo forte per intortarli se il latte non è pronto. Sulla base delle Tagliatelle di Nonna Pina:
Siamo i gemelli maggio, siam panterini.
Siamo due fratellini, siam proprio birichini.
Siamo i gemelli panterini...

New entry in occasione dello svezzamento sul tema di Popeye the sailor man
La pappa dei panteri-i-ni,
la pappa dei panteri-i-ni...

Proprio l’altro giorno pensavo che toccherà rivedere presto i testi onde evitare future crisi di identità.

ottobre 22, 2008

La regina dei fornelli


Che io non fossi la regina dei fornelli si era capito. Che giusti dosaggi e giuste consistenze fossero un problema l’avevo già detto. La questione pappe sembra comunque ben avviata.
LORO mangiano tutto.
LA MAMMA si destreggia come può tra pentolini e polveri varie, che non suona bene ma rende l’idea.
Il problema LA PAPPA A META’ CONSUMAZIONE MI DIVENTA LIQUIDA ANCHE SE ALL’INIZIO ERA CREMOSA l’ho risolto.
Ho parlato con la signorina Mio Nestlè che mi ha detto che no, non sbaglio le dosi; che è normale se la pappa non viene mangiata in fretta; che mi sono senz’altro accorta che il prodotto contiene farina di riso dia-sta-sa-ta [veramente no, perchè non ce l’ho l’abitudine di leggere gli ingredienti: madre snaturata!] e che è quell’ingrediente lì che rende il tutto più digeribile.
Poi per ringraziarla di avermi rassicurata, le ho dato tutti i miei dati personali. Riceverò pubblicità e telefonate promozionali per tutta la vita ma fa niente.
Comunque sono passata in fretta alla crema di mais e tapioca che mi sembra tutta un’altra storia.
Anche il problema LA PAPPA MI SI RIEMPIE DI GRUMI ANCHE SE BUTTO LA POLVERE A PIOGGIA UN GRANELLO ALLA VOLTA LAVORANDO DI POLSO CON LA FORCHETTA PERCHE' STEMPERARE NON E' IL MIO FORTE l’ho risolto. Usando la frusta. Quella che forse la gente normale usa solo per fare i dolci ma io ci faccio anche la frittata.
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ottobre 20, 2008

E' andata!


La festa [di Battesimo] è andata. Finalmente!

La mamma?
Decisamente nevrotica nel mentre e fisicamente a pezzi dopo (mai tenuti in braccio così tanto da quando hanno varcato la soglia degli otto chili...).
Il papà?
Tranquillo e svaccato come al solito. Ha presidiato il buffet con la scusa di fare public relations.
I gemelli?
Stanchi quindi nervosi, come da manuale.

[La moglie dice al marito: te l’avevo detto, io...]
[Il marito dice alla moglie: quando una cosa ti prende male, non ne fai passare una...]

QUELLO CHE HO VISSUTO:
io che vago per la sala tipo pallina da flipper in stato leggermente confusionale. Io che lascio un bambino tranquillo nelle braccia di qualcuno e poi ne acchiappo uno piagnucolante dalle braccia di qualcun’altro.

QUELLO CHE E' ACCADUTO:
un nonno e una nonna si sono smazzati l’organizzazione di una festa per la sola gioia di mettere in piedi qualcosa di bello per i loro nipotini;
un nonno (quello creativo) ha realizzato degli animaletti di carta colorata per decorare una parete della sala;
tanti amici e parenti (da vicino e lontano) sono venuti alla nostra festa e si sono sorbiti il "pacchetto completo";
un cugino si è fatto Basilea-Milano in treno andata e ritorno in dodici ore (però, lui era il padrino di Mattia, eh...);
un collega del consorte ha filmato tutta la cerimonia con una telecamera che neanche il Tg5...;

Ringrazio di cuore chi mi ha pensato.

ottobre 15, 2008

Fabulous fifties


Caro consorte,
è vero o non è vero che ogni tanto dico che io dovevo vivere negli anni ’50?
Non so se ci saremmo incontrati lo stesso ma nel caso, io sarei stata così!


P.S. No, non sono esaurita. E' che tramite FaceBook ho scoperto Yearbook.

ottobre 14, 2008

[Festa di] Battesimo


Battesimo imminente. Segue rinfresco.
Volevi fare una cosa intima per evitare l’ “effetto matrimonio”? Sì, ecco, VOLEVI.
Volevi evitare ai bambini uno stress inutile? Sì, ecco, VOLEVI.
Volevi battezzarli appena nati? Sì, ecco, VOLEVI.
Tuo marito, al solito, minimizza: Ma siiiiiiiiiiiiì, Laura...
E allora mi sono detta:
ma siiiiì Laura, d’altronde per i nonni è una gioia festeggiare questi nipoti arrivati in tandem da lontano...
ma siiiiì Laura, un pomeriggio passa in fretta, per te e per loro (e speriamo anche per tutti gli altri)...
ma siiiiì Laura, vedrai che il prete non lo fa più l’incontro infrasettimanale e ci vediamo solo la sera prima...
ma siiiiì Laura, devi solo rileggerti la parte centrale del libretto, che il prete l’ha capito che tuo marito non l’ha neanche aperto e anche questa volta farà le domande solo a te...
ma siiiiì Laura, vedrai che gliele trovi le scarpette, avranno mica dei piedini extra size...
ma siiiiì Laura, fa niente se non hai perso un chilo, troverai qualcosa da metterti...
ma siiiiì Laura, devi darti solo una “sistemata” e fare 5 giorni depurativi a partire da adesso, tanto per tamponare un po’...
ma sìììì Laura, sarà l’autunno che avanza, che a te tutti gli anni ti prende così...

Per amici e parenti che leggono questo post. Non è che non mi faccia piacere vedervi, ANZI. Se mi conoscete, avete capito cosa intendo.

ottobre 12, 2008

Very special moments


Quando si svegliano la mattina e ti sorridono [raro: di solito prevale la fame].
Quando nel dormiveglia “ciucciano senza il ciuccio” [ogni 15 secondi: sì, li ho contati!]
Quando ti sorridono [anche] con gli occhi.
Quando si addormentano con una mano appesa al collo della tua maglietta.
Quando sorridono sotto il ciuccio.
Quando ridono "con il sonoro" [...e poi segue il singhiozzo].
Quando dopo il bagnetto li avvolgiamo in due asciugamani [modello sandwich].
Quando sorridono nel sonno;
Quando andiamo a spiarli mentre dormono [almeno due volte a sera, io];
Quando li mettiamo nel lettone la domenica mattina;

ottobre 08, 2008

Buon appetito!


La mia amica P. mi regala sempre perle di saggezza. Avendo due strepitosi gemelli di 15 mesi, io guardo lei e ho un’anteprima in tempo reale di cosa mi aspetterà.
Siccome mi ha dato il benestare, racconto cosa le è successo di recente e le conclusioni che ne ha tratto.
Lei e suo marito sono al mare. E’ sabato sera. Decidono di andare a mangiare una pizza. Essendo in quattro, chiedono un tavolo da quattro (primo errore: molto meglio da sei). Arrivano le pizze. Il gemello C. rovescia un bicchiere d’acqua sulla pizza della mamma. Pazienza, la fanno rifare. Mangiare hanno mangiato. Il marito si alza per andare a pagare. Lei rimane da sola al tavolo coi due monelli. I due iniziano a tirare i lembi della tovaglia. Lei cerca di salvare come può piatti e bicchieri (con braccia modello piovra a destra e a manca). La sala è piena. Tutti che la guardano, perché in quei casi lì sei più interessante tu del loro piatto. Insomma, due minuti da incubo...
Per quel che mi riguarda i bambini al ristorante sono da sempre un vero tabù. Non so se troverò mai il coraggio e il sangue freddo per portarceli. Dovessi decidermi, decisamente consigliabile farsi portare il conto al tavolo! (parola di amica P.).

ottobre 07, 2008

Time out


Uno dei tuoi figli da due giorni a questa parte è adrenalinico come neanche la sua mamma dopo un caffè e due pastiglie di ginseng concentrato.
La festa "in famiglia" per il battesimo dei tuoi figli ti sembra più impegnativa di un matrimonio in pompa magna.

Hai deciso di far assaggiare la prima pappa ai tuoi bambini ma non è proprio come te lo eri immaginato.
Sei in piena S.P.M. [per mio marito: dopo ti spiego cosa vuol dire! :-)]
Hai un aspetto da adolescente in piena pubertà anche se vai verso i trentatre anni (si parla di brufoli, eh!).
Vorresti chiuderti per un pomeriggio in un centro termale di quelli con le piscine calde e il freddo fuori ma non hai ancora nessuna intenzione di metterti in costume da bagno.
Vorresti prenderti un pomeriggio + serata di totale libertà o forse no perchè il figlio adrenalinico sembra smettere i capricci solo in braccio a mammà.
Hai mille cose da raccontare sul tuo blog ma non ce la fai proprio.
Temi che qualcuno ti compaia in sogno e ti dica: fino adesso abbiamo scherzato, ora sono cavoli tuoi!

ottobre 02, 2008

Influenza coniugale


Tuo marito è un po’ influenzato e decide di prendersi un giorno di riposo.
LUI presidierà l’area giorno per l’intero pomeriggio, occuperà fisso una metà del divano, trascorrerà ore e ore tra portatile e tv, di tanto in tanto tossirà e si rifiuterà di bere la vitamina C perché gliel’hai sciolta in troppa acqua (c’ho tre bambini, io!).
TU ti ingegnerai per far star buoni i bambini, tu darai loro i 2+2+2+2 biberon della giornata, li cambierai e via dicendo. Tu uscirai per soli venti minuti e al ritorno li troverai a letto "perché si lamentavano e volevano essere sdraiati" (come sempre quando sono soli con lui).
Poi improvvisamente verso il crepuscolo LUI riacquisterà inspiegabilmente la verve di sempre, cucinerà un piatto gigante di gnocchi ai quattro formaggi, di quelli che ti viene la nausea solo a ricordarlo, di quelli che lasciano per casa un odore di fonduta che per mandarlo via ci vorrebbe l'uragano Charlie.
Poi inspiegabilmente LUI ritroverà uno sprint mai visto per cercare OdeonTV che trasmette Zurigo-Milan ma non la troverà (per la cronaca, è finita sul satellite), poi imprecherà contro l’antennista che non riusciamo a vedere tutti i canali, poi navigherà su internet per trovare un posto dove diano la partita e la seguirà in contemporanea a quei canali sportivi locali dove ci sono dei tizi che si azzuffano come bambini. Roba che se stai poco bene vorresti un po’ di tranquillità.