Da sempre le letture illuminanti le faccio nel bagno di casa mia. Stamattina sfogliavo un noto settimanale femminile e apprendevo che Peter Bregman, consulente strategico americano, sostiene che ciascuno di noi dovrebbe compilare un elenco di cose da non fare perché ci renderebbero la vita difficile.
Tipo? Non frequentare persone che ci turbano, non fissare appuntamenti sapendo che abbiamo altri impegni (e poi ci sentiremmo in colpa), non comprare cose inutili etc.
Cioé, questo tizio in tre righe ha formulato i nodi cruciali dei miei malesseri ricorrenti. Io salverei giusto lo shopping compulsivo perché quello, checché se ne dica, ci fa star meglio. Oddio, basta non dar fondo al conto in banca.
Per contro lo psichiatra che cura la rubrica dice che questo atteggiamento sarebbe sbagliato perché ignora una regola fondamentale dell'anima: saper ascoltare i disagi (che sì, aggiungerei io, a parole è una gran cosa ma metterla in pratica è un'altra storia).
In altre parole: dovrei cancellare dalla mia rubrica le persone che riescono a ribaltarmi l'umore con un sms? Oppure scandagliare il mio inconscio e capovolgere la mia esistenza per dar un senso e nuova vita al mio disagio?
E ancora, dovrei ridurre al minimo gli impegni? Oppure all'occorrenza accavallarne un paio, che tanto il senso di colpa durerà una mezzora ma ci avrò guadagnato in emozioni ed esperienza?
La conclusione è che la mattina il cervello è meglio lasciarlo nel limbo e riconnetterlo dopo un paio di caffé.
5 commenti:
Una volta ho letto che l'80% dello stress è creato dal 10% delle persone che frequentiamo...c'è da rifletterci su.
lo psichiatra che cura la rubrica tira acqua al suo mulino ... se tutti fossero piu' sereni eliminando una manciata di persone "ostili" (che trovo una cosa saggia) o evitando ansie inutili accavallando impegni (che poi una mamma lavoratrice alla mattina appena sveglia ha già accavallato un paio di impegni...cosi' damble) bè a quel punto il settanta percento dei suoi malati sarebbe guarito senza il suo aiuto .... ecco anche alla sera è meglio resettare il cervello ...pero' pensiamoci
col primo NON sono completamente daccordo ma non è facile riuscirsi
col secondo NON lo trovo così ovvio che non saprei come obiettare
col terzo NON mi trovo in difficoltà perchè il concetto di utilità è troppo sfumato!!!
@mammapiky: oddio, il dato è inquietante ma sono convinta che se mi liberassi di alcuni contatti vivrei meglio. Poi ci sono le regole sociali e la buona educazione che ci spingono a fare altro. In questo senso sì bisognerebbe ascoltare il disagio e potare un po' di rami secchi... @franci: resettare il cervello credo sia la chiave di tutto. Chi non pensa troppo, sta bene. E chi pensa solo a sé stesso sta ancora meglio. @mamma superabile: in realtà a me aveva colpito il primo punto perché mi ci sono molto immedesimata!
Mamma al quadrato c'è un premio per te!!! Passa a ritirarlo!!
Buon inizio settimana
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