febbraio 15, 2016

Il decadimento fisico e la Principessa Leila

Cose accadute in ordine sparso dall'ultimo post ad oggi.
Tanto per rimanere aggiornati.

Abbiamo scoperto che Babbo Natale non esiste.
Mamma, la mia compagna di banco dice che Babbo Natale non esiste. E' così?
Accadeva alle 8.20 di un giorno infrasettimanale. Sul pianerottolo di casa. E mentre cercavo le chiavi di casa, e chiamavo l'ascensore perché ragazzi è tardissimooooo, mi è uscito un sorriso.
Mamma, perché ridi? E' così?
Senti, dai, ne parliamo stasera con papà...
Che non mi sembrava il caso di infrangere le certezze dei miei figli così, sul pianerottolo, un martedì mattina qualunque, prima di entrare a scuola.
Ho anticipato la cosa al consorte: vedrai che per stasera se lo saranno scordato.
E invece no. 
Mentre sei lì che cerchi di fare la famiglia perfetta, attorno a un tavolo, cercando di conversare su quello che avete fatto/detto/studiato a scuola, il figlio curioso salta su: A propoooooosito!
A proposito cosa?
Ma Babbo Natale esiste o non esiste?
Così il consorte si fa teso, capisce che deve prendere in mano la situazione. E siccome immaginavo sarebbe stato un discorso memorabile, ho attivato l' iPhone.
Sette minuti e zero otto di registrato in cui lui parte dal dato empirico che le renne non volano per poi ammettere che Babbo Natale non esiste, epperò tanti anni fa è esistito, ma comunque a papà piace pensare che esista davvero, anche se in realtà non è così. Il gioco delle tre carte insomma.
Diciamo che dispiaceva più a lui dirlo che a loro saperlo. 
La fine di un'epoca, come si dice.
Il file audio in realtà è un ricordo bellissimo. A me toccherà la rivelazione su api, pollini e cigogne varie. Come escono i bambini lo sappiamo già, ci manca il prima.

Abbiamo ordinato il vestito di Carnevale su Amazon.

Che chiaramente è arrivato a 12 ore dal giorno dei festeggiamenti.  
Che il  Carnevale non sia mai stato nelle mie corde si era già detto. E infatti pure la pratica dell’acquisto si è ridotta all’ultimo. Che già trovare quello che ti serve nella misura che vuoi tu non è cosa semplice. Ritrovarsi con un  Capitan Rex di due taglie più grande e un Tartaruga Ninja strizzato nella sua tutina è stato un gioco da ragazzi. 
Costumi a parte, i due hanno espresso poco entusiasmo nei confronti della festa in sé: chissà che con quest'anno si sia chiusa per sempre la pratica. Già con Halloween eravamo sulla buona strada. 
Avranno preso da te! ha precisato la nonna.
Come darle torto.

Abbiamo deciso di lavorare su corpo e mente.
Che il processo d'invecchiamento procede inarrestabile e sta minando profondamente la mia - già precaria - autostima. Detta la solita panzana che con la primavera risorgeremo, sto meditando qualche misura drastica. Tipo investire un certo numero di euro in una crema per il viso? Già fatto.
Dal che crema usi? - mah, quello che capita!  all'uscire dal centro estetico con un flacone da 50 ml di Rejuvenating Day Cream: il passo è stato breve ma non del tutto indolore.
 
Anche sul lato temperamento e carattere ho deciso di fare un lavoro su me stessa. Tocca lavorare sul fattore Ira Funesta, quella che mi invade la mattina attorno alle ore 8.18 (quando mancano due minuti all'apertura della scuola e noi dobbiamo ancora metterci cappello, sciarpa e zaino in spalla ma riusciamo a litigare su quanti Rollinz dell'Esselunga porteremo a scuola). Stamattina, in ascensore ho sentenziato incazzata: la dovete piantare! E comunque guai a te se non riporti a casa la Principessa Leila! E' la mia preferita.
Nient'altro da aggiungere.