E poi finalmente è arrivato anche il suo. Il primo giorno di Christian è stato meno poetico e più caotico di quello di Mattia ma ugualmente denso di emozioni. Lui era contentissimo, gasatissimo, forte di tutte le aspettative nate da due giorni di racconti del fratello. Voleva vedere il suo armadietto, la sua classe e ricevere il suo cuscino a forma di bottone. Saltellava di qua e di là e aveva il sorriso stampato in faccia. Tanto più che il giorno prima era venuto con me a prendere Mattia dopo la pappa e aveva già visto velocemente l'ambiente.
Lascio Mattia nella sua classe. Torno nell'atrio dove con Christian e il papà ascolteremo la favola per i nuovi arrivati. Visto l'entusiasmo la maestra che ci accoglie con la fiaba (e che non è della sua classe) mi propone di farlo fermare anche a pranzo (tanto ha fatto due anni di nido e c'è qui anche suo fratello...).
Questo l'evolversi delle cose: lo accompagnamo nella sua classe, le sue maestre storcono un po' il naso ma dicono di sì alla storia della pappa, io che anziché pensare se l'idea mi piace sul serio, perdo tempo a giustificarmi con loro che la cosa è venuta fuori così parlando, non era una mia richiesta, Christian corre nel salone anziché entrare nella sua classe, Mattia che nel frattempo ci ha visti salta fuori dalla sua e mi viene incontro dicendo ciao mia mamma! un po' spaesato (precisazione: le tre classi sono chiuse solo su tre lati, non hanno porte, di fronte sono aperte e si affacciano sul salone centrale). Insomma tre minuti di caos totale, al che la maestra decide di uscirne, prendendo Mattia e portandolo un po' nella sua classe e poi congedando me che saluto a mala pena Christian: la mamma torna a prendervi dopo!
Tre ore più tardi vado a prenderlo:
- E' andato tutto bene, a parte un momento di malinconia in cui ha chiesto della mamma, e abbiamo deciso di portargli il fratellino. In effetti come primo giorno erano troppe ore!
- E adesso dov'è Christian?
- Ha mangiato qui poi è andato un attimo nella classe di Mattia!
Insomma, questa giornata mi ha lasciato un po' con l' amaro in bocca. Lui è uscito contento ma la mia sensazione è di averlo penalizzato, di aver approfittato del suo essere il mio piccolo, dolce, coraggioso Christian, così indipendente rispetto al fratello.
Vedremo come andrà lunedì, che sarà una giornata neutra da prime volte e confronti.
Poi in serata: scusa Mattia, toglimi una curiosità. Perché quando sono venuta a prendervi, Christian era nella tua classe? Risposta: eh, niente, perché l'ho visto e io ho detto "ciao, io sono qui!". Eccerto, per loro stare sempre insieme è la normalità.
Doveste mai scegliere di fare l'inserimento di due gemelli in giorni diversi, sappiatelo: è una cazzata.
Per chi si domandasse perché io abbia scelto così, la risposta è:
CREDEVO DI DOVER ESSERE PRESENTE IN CLASSE PER UN PO' DI TEMPO IL PRIMO GIORNO, COME AVEVO FATTO AL NIDO, E SAPENDO CHE IL PAPA' E' SPESSO VIA, NON VOLEVO ESSERE ASSENTE PER UNO DEI DUE. Adesso quasi quasi faccio un comunicato stampa, così smettono di chiedermelo. E, sì mamma, è stata un'idea mia, non delle maestre.
Un in bocca al lupo a chi inizia la scuola (quella vera) questo lunedì. E un abbraccio solidale a chi sta facendo l'inserimento alla materna o al nido in questi stessi giorni. Come sta andando a voi?