La mattina:
lui che parte per lontano lontano.
lui che parte per lontano lontano.
D'abitudine, per le tratte intercontinentali mi annoto i voli. Sai com'è, non si sa mai. Mica per niente eh: è che mentre papà è in viaggio ci piace tracciare il suo aereo. La mattina della partenza il dialogo è più o meno questo: mi dai le sigle dei voli?
Eccole. E questa è l'assicurazione...
E saresti assicurato per questa cifra qui?
Ma no, che c'entra! Se l'aereo cade, fai causa all'azienda!
Puoi starne certo, li lascio in mutande!
Il romanticismo non è mai stato il nostro forte ma ultimamente il pragmatismo ha preso il sopravvento.
Il pomeriggio:
il corso di nuoto.
il corso di nuoto.
Vi ricordate quando uno dei due veniva spostato nel corso avanzato e il fratello, verde di invidia, non se ne capacitava? Vi ricordate che il gemello avanzato sfrantumava le cosiddette alla mamma perché, sebbene orgoglioso di aver raggiunto un traguardo, non tollerava di essere stato bruscamente separato dai suoi amici ma soprattutto di essere approdato in un corso dove basta-giocare-qui-si-lavora-sodo? Ve lo avevo raccontato che una volta il mal di stomaco, l'altra l'acqua è ghiacciata e poi voglio la magliettina come ce l'ha quel bambino lì? E che io gli ho risposto che la muta se la metterà solo quando nuoterà nell'oceano?
Bene, da sabato il fratello lo ha raggiunto, insieme agli altri compagni di corso, con immensa gioia della mamma che pensava di aver chiuso anche questa parantesi. E invece no: avvicino Mattia negli spogliatoi e gli dico e allora, sei contento del nuovo corso? sei stato bravissimo, come è andata?
Quello mi guarda e mi dice: male, mi sei mancata!
Ma dove scusa? in mezzo all'acqua?
Sì.
Lo sapevo, dovevo fermarmi al bravissimo e non chiedergli altro, parlo sempre troppo.
E poi la settimana di lavoro che lasciamo perdere.
E una visita di controllo che mangi equilibrato per quasi un anno per poi cedere miseramente qualche settimana (facciamo mese) prima. La dottoressa dice che dovrei pesare 4 kili in meno di quelli che peso oggi, o meglio, di quelli dichiarati oggi. Considerato che ho bluffato di un chilo e mezzo, dovrei buttarne giù 5 e 1/2. Ehm, vi saluto.
Ma come stai mangiando? Mi chiede il consorte in videochiamata. Lui pensa che, via lui, in questa famiglia ci si alimenti con pietanze cucinate dalla nonna e poco altro. In parte è vero. Beh, cosa vuoi, ieri mi sono mangiata una pizza surgelata mentre guardavo la Bignardi in tivù. Ma lo vuoi sapere il peggio? L'ho scaldata con il microonde.
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Avevo detto che dovevo risorgere?
Be' dai, ognuno ha i propri tempi. Io vado forte nel toccare il fondo per poi risalire. Mi chiamavano tappo di sughero.
Be' dai, ognuno ha i propri tempi. Io vado forte nel toccare il fondo per poi risalire. Mi chiamavano tappo di sughero.