febbraio 19, 2012

Di orologi biologici e sveglie rotte

Al collega con la fidanzata che fa pressing per mettere in cantiere un bebè sono solita raccontare che a me l'orologio biologico è scattato a 29 anni quando sono diventata zia e per la prima volta nella mia vita ho avuto occasione di tenere in braccio un neonato, percepirne il calore, annusarne il profumo, eccetera eccetera.
In quel periodo vedevo bambini ovunque e andavo dichiarando che un figlio l'avrei fatto anche in quel momento lì ma non c'erano i presupposti economici. Poi mio nipote cresceva, io intraprendevo un percorso nuovo e l'orologio biologico si è assopito. Diciamo pure che così come era scattato, è svanito. (Leggi: collega, tieni duro, magari le passa).
A 32 anni divento comunque mamma perché nei nostri progetti c'era una famiglia, possibilmente numerosa. Ci arrivano due gemelli quindi anche su quel fronte siamo stati esauditi. Anche lì, nonostante il doppio arrivo andavo blaterando che io un terzo figlio lo avrei fatto tranquillamente e in effetti proprio di recente mi son sentita dire che i primi mesi dopo la nascita dei miei bambini trasmettevo una profonda serenità. Lo sguardo liquido alla vista delle pance altrui poi non ve lo sto a raccontare.
Questa era la premessa.
Il fatto è che ieri, a una cena tra parenti alla lontana, avevo al mio fianco una bimba di sette mesi (bella come il sole) in braccio alla sua nonna e stamattina riflettevo che a parte buttar lì una frase scontata tipo ma è una bambolina!, proprio uno splendore! non me la sono filata per niente (la bambina, non la nonna eh!). Non le ho preso la manina, non ho chiesto di tenerla un secondo in braccio e non perché mi sono imposta di non farlo (che di norma sarebbe cosa buona e giusta) ma perché non ci ho proprio pensato. 
Cosa mi sarà successo? Dico al consorte. Questi due mi hanno rovinata! 
E allora mi è venuta in mente una cosa che ha scritto Serena Sabella su Donna&Mamma di questo mese e che ho trovato perfetta:
"In ogni caso, la maternità ti cambia radicalmente la vita, spesso in meglio, ma la difficoltà nel vivere la quotidianità - nascosta dietro al romanticismo e alla magia - è direttamente proporzionale al numero dei figli.
La buona notizia è che dal secondo in poi dovrebbe essere tutto in discesa.
Dicono."
Voi che ne pensate?

11 commenti:

  1. sto riflettendo e picchiettando sulla tastiera prima di cominciare ...perchè questo per me è un argomento "vivo"....

    a me l'orologio biologico mi è scattato tre mesi prima di avere i gemelli ...prima manco l'ombra ... ho sempre adorato i bambini ma non sentivo la necessità alcuna di averne uno tutto mio ...poi zac chi ti arriva ? i gemelli!!

    E io un terzo l'ho sempre voluto anche senza gorgeggiare davanti ad un bimbo nuovo ...quindi non so se è solo un idea , se è istinto o che altro ...

    io adoro il pancione e so che con quello vorrei farci ancora un giro ...d'altro canto so pure quanto sono duri i primi tempi .... e poi i secondi e pure i terzi ...

    ma la magia di un figlio quella nella mia testa non se ne vuole andare.... quindi nel mio caso la sveglia è rotta si ma al contrario ...si è impantanata in quel desiderio li , e non ti dico adesso dopo l'aborto....

    quindi attenta laura non credo che il non filarsi una bambina significa che tu quell'idea li non ce l'hai piu ;DDDD

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  2. Franci, anche una mia amica mi ha detto che probabilmente quella sera lì ero semplicemente presa a dar retta ai miei bambini che non ho avuto il tempo di filarmi la neonata (che tra l'altro tanto neonata non era più)...boh!

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  3. io invece sono andata ad una festa di compleanno di amico twins e lì ho incontrato tante mamme di figli unici che mi hanno ribadito la loro intenzione di farli rimanere tali. Per dedicarsi a loro, per non avere tempo di seguire un altro...altri mi hanno detto che non hanno i nonni vicini e quindi non possono permettersi di dedicarsi ad un 2° figlio..A me non piace rifletterci troppo..le cose vanno così e vengono così..certo non la cerco...io penso che i miei bimbi hanno 5 anni ed avrebbero già tanta differenza se decidessi di farne un 3° o avessi la sorpresa di un altro parto gemellare...mi piacciono i bimbi piccoli..me li coccolo ma rimangono i figli di amici e io non sento l'esigenza di ricominciare.....sono contenta così.

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  4. "In ogni caso, la maternità ti cambia radicalmente la vita, spesso in meglio, ma la difficoltà nel vivere la quotidianità - nascosta dietro al romanticismo e alla magia - è direttamente proporzionale al numero dei figli". ... ecco io a 1+2 sono talmente presa dalla mia cosiddetta quotidianità ... che i figli piccoli degli altri, son sincera, non mi fanno per niente voglia ! non tornerei indietro (e festeggio ogni nuova conquista dei twins!) e non ricomincerei da capo.
    "La buona notizia è che dal secondo in poi dovrebbe essere tutto in discesa". ... davvero? io non me ne sono nemmeno accorta passando da 1 a 3 !!! :-D
    Poi tanto, si sa, non spetta a noi in fondo mettere nè la prima nè l'ultima parola sul numero di figli ... per quanto si facciano pensieri, desideri e programmi.

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  5. Io ho sempre spupazzato i bimbi piccoli e giocato con quelli più grandi. Da quando ho i miei, molto meno... sarà che quando ci sono occasioni di chiacchiere tra adulti le voglio cogliere al volo o sarò che... boh!
    Invece per il discorso del terzo, io che non l'ho mai escluso, ora mi frena solo una casa (al di là dell'organizzazione, al di là della stanchezza): il fatto che adesso so a cosa vado incontro. Quando cerchi il primo figlio, lo fai con incoscienza, senza sapere bene a cosa vai incontro. Ora lo so... e dobbiamo capire se vogliamo ricominciare da capo ora che la luce in fondo al tunne è sempre più vicina ;-)

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  6. dicono è la frase che più mi è piaciuta....proporzionale al numero di figli, alla fatica che fai a rientrare al lavoro, a riprendere il ritmo, a riconquistare i tuoi spazi, a tornare in linea (non ancora dopo 3 anni) a sentirti chiamare ottocento volte al giorno....ma comunque io di fronte a piccoli nani mi sciolgo e questo desiderio di pancia e coccole di latte...un po' ce l'ho ancora (nonostante i tre figli)....quando sento l'orologio tichettare...lo annego nell'alcool :)

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  7. @twinsbimamma: neanche io ci rifletto molto sopra ma la realtà è che prima (credo fino all'anno di età dei gemelli) ero convintissima di voler vivere un'altra gravidanza adesso molto meno...la storia che passa la voglia di ricominciare da capo non è un luogo comune.
    @alessandra: immagino che 1+2 sia un'esperienza tosta, forse di più che 2 alla prima gravidanza...grazie per aver scritto il tuo pensiero :-D
    @silvia: concordo su tutto...
    @diana: l'alcol mi sembra una buona soluzione per anestetizzare l'orologio biologico...

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  8. Penso che dopo cinque figli quando vedo un neonato non sto nella pelle, e il pancione altrui mi scioglie sempre. Sarò patologica?

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  9. @cristina: caspita! però con cinque, sei un'eroina! ;-D

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  10. proporzionale al numero dei figli e proporzionale pure al numero di nonni che si hannoa disposizione con zero nonni anche un figlio basta.

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  11. @pentapata: giusta precisazione. concordo.

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