Giugno, col bene che ti voglio...
Siamo arrivati a giugno, altro mese denso di appuntamenti, più o meno importanti. Mese di saggi, di feste, di saluti e riunioni. La festa di fine anno, il saggio di nuoto, l'aperitivo di saluto per mamme e maestre (seguirà post dedicato), l'ultima riunione della scuola materna, la seconda della scuola elementare e quella per la presentazione del campus estivo. Sì perché quest'anno i panterini, alla veneranda età di sei anni, faranno questa nuova esperienza. La scuola è a pochi passi da casa, i coordinatori sono insegnanti che hanno conosciuto in questi tre anni di asilo e ci andranno molti loro compagni quindi la mamma ansiosa ha così deliberato. Che a settembre si va a scuola, tocca rendersene conto (e svegliarsi fuori!).
Di conflitti e pall...ehm fasi varie
Siamo ancora in piena fase di conflitto gemellare. Tutto sembra tranquillo e poi in un secondo: mammaaaaaaa, lui ha bevuto prima di me! ecco, io ho preso il pezzo più piccolooooo! mammaaaaaaa, lui inizia sempre per primo! eh ma io scelgo sempre per ultimoooooo, Mattiaaaaaaaaaa, mammaaaaaaaaaaaaaaa, Christiaaaaaaaaaaaaaan, mammaaaaaaaaaaaa! Non so se ho reso l'idea.
Sappiamo trattarsi di una fase. E in quanto tale di periodo con un inizio e una fine (ecco, appunto, quando arriva la fine?) perché così abbiamo imparato in questi sei anni di cambiamenti e di up and down. Però, se posso permettermi, è una fase un po' del cacchio: a loro servirà pure per l'individualità, la consapevolezza di sé e tutto il pacchetto psicoecceteraeccetera ma a noi ci sfianca. E non poco. Manco ho trovato il coraggio di googlare "conflitto gemellare" su internet. Ai tempi d'oro mi sarei fiondata in Feltrinelli a comprare un bel manuale di pedagogia gemellare che avrei riposto trionfante sulla pila di libri giacenti sul comodino. L'avrei sfogliato per un terz...facciamo un quinto, per poi dimenticarmene alla prima occasione. Oggi preferisco rimanermene nella beata ignoranza di sapere che prima o poi passerà.
Lo so, non sono più io, pure io stento a riconoscermi. C'est la vie.
La (nostra) scuola elementare
Tornando invece alla scuola elementare, c'è stata la giornata dell'accoglienza, una mattinata intera, pranzo compreso. Un po' perplesso Christian quando li abbiamo salutati ma entrambe entusiasti all'uscita: abbiamo fatto palestra, disegno e inglese. Uau!
Peccato le maestre della materna abbiano organizzato la visita per una sola scuola del plesso, anche per i tanti (come noi) che andranno in un altro istituto. Troppo impegnativo per noi, ci hanno detto, organizzare questa mattinata in due scuole diverse. I bambini vivranno questo momento come esperienza in sé, vedranno come funziona una scuola elementare, poco importa se non è lo stesso istituto in cui verranno iscritti.
Noi mamme abbiamo avuto un po' da ridire ma tant'è, così è stato.
Le votazioni della scorsa settimana hanno permesso a noi genitori di fargli vedere "da dentro" la scuola dove andranno a settembre. Bambini cercate di immaginarvi questa scuola come quella dove siete andati due settimane fa, perché oggi non ci vedrete né bambini, né maestre. I banchi saranno un po' spostati e la mensa sarà chiusa, ehm.. :-O Per la serie come ti traumatizzo due bambini passandogli il messaggio che mentre quella scuola là era bella, allegra, piena di bimbi e tutto il resto, questa qua (cioè la loro) è una specie di deserto dei tartari.
Poi abbiamo dato uno sguardo al giardino e scoperto che tante altre mamme avevano avuto la stessa (brillante?) idea e l'abbiamo chiusa lì.
La perfida Melissa
Continua il fidanzamento con la perf...con la simpatica Melissa.
Mamma, Melissa dice che quando parlo con lei devo inchinarmi?
Prego? dico io. E perché mai?
Perché lei dice che è una regina!
Bene, allora senti cosa devi risponderle: cara Melissa, se tu sei la regina, io sono il re. E nel gioco delle carte valgo di più!
[Amore, ricordati però che nella vita il re e la regina sono uguali...]. Perla da archiviare sotto la voce: mamme non si nasce ma suocere si diventa.
Il sondaggio: a che pro?
E poi concluderei con una nota significativa sul mio stato psicofisico: mi sono messa a dieta, ma questa non è una novità, quindi mi sento molto meglio. Epperò il mio cervellino, a mio modo di vedere, necessiterebbe di maggiori zuccheri. Quindi occasionalmente Calimero brutto e nero si impossessa di me e mi costringe a vedere l'universomondo malvagio e opportunista. Mica tutti tutti, per carità, ma una buona parte. Argh!
Conto sul fatto che pure questa sia una Fase e che passerà.
Diciamo che ultimamente mi arrovello su una questione abbastanza terra terra, nemmeno alle medie avevo osato tanto. Precisamente sul perché qualcuno decida di riportarti commenti sgradevoli di terze persone sul tuo conto. Senza che ce ne sia un'urgenza precisa, intendo.
Perché io di difetti ne ho tanti, e santa proprio non sono, ma a questo meccanismo qui non ho mai ceduto. E allora lancerei un sondaggio:
a che pro, secondo voi?
A) per ferire te B) per ferire la terza persona C) dicesi mettere zizzania D) altro