Ma come si fa a tenere aggiornato un blog se la vita corre a mille all'ora e tu non riesci a starle dietro? Come si fa se l'amore cresce ogni giorno di più e non si ferma mai perchè viene dalla pancia oltre che dal cuore?
Perché sorridi e mi guardi così, Mattia?
Niente, mamma. Ti guardo perché mi piaci!
Come si fa se il tempo passa veloce e loro crescono ma se non fosse per le risposte argute e i pantaloni che si accorciano neanche te ne accorgeresti?
Mamma, da grande voglio fare questi mestieri... Quello che scava nella terra e trova i fossili, quello che aggiusta la tivù, quello che inventa i programmi televisivi, quello che con un razzo spaziale va vicino al sole e non mi ricordo più che altro. Ecco un buon motivo per tenere aperto un blog: registrare per non dimenticare. Basterebbe un taccuino per la verità ma, si sa, siamo nell'epoca della condivisione: gioia e tormento di quest'epoca.
E a proposito di condivisione, sento che dopo una sovraesposizione mica da ridere, si stiano prendendo un po' le distanze, che i rapporti quelli veri sono fatti di telefonate, di messaggi (questi concediamoceli), con il rischio di approdare nella vita altrui nel momento sbagliato salvo poi accordarsi per un momento migliore. Tutto il resto è bar sport come direbbe il consorte, è un raccontarsi continuo senza conoscersi mai.
E con questa perla di saggezza, auguro a chi passa di qua una buona Pasqua.