Titolo: Dove eravamo rimasti?
Sottotitolo: perché tenere aperto un blog se non si ha più tempo/voglia di aggiornarlo?
Forse perché fa parte della mia vita da mamma, perché è nato insieme ai miei bambini (o quasi) e perché ci sono molto affezionata. Ecco.
E' che quando lo avevo aperto le ore di tempo libero erano millemila e ora si sono drasticamente ridotte a una, se va bene. Sappiatelo, voi neomamme che approdate qui per caso: godetevi tutto quel bel tempo sospeso dei primi mesi, ché poi niente sarà più come prima. Qualitativamente sarà tutto ugualmente entusiasmante ed emozionante, ma materialmente vi costerà il doppio della fatica. Se poi, tornerete al lavoro, avrete sì modo di chiacchierare, cazzeggiare e sentirvi parte integrante del mondo reale (e non solo mammesco) ma vi accorgerete che per fare tutte quelle bellissime cose che fanno così bene alla vostra psiche (tipo andare dal parrucchiere, bere un caffé con un'amica) vi toccherà sottrarre tempo ai vostri figli oppure prendere un giorno di ferie.
Tornando a noi, questi gli aggiornamenti: Christian guadagna spazio e acquista sicurezza. Mal sopporta l'impegno dell'asilo mentre suo fratello ci va volentieri. Ne ho parlato con la sua maestra: è un problema comune a tanti bambini. Sai, cominciamo a farli lavorare sul serio, si rendono conto che non possono più fare ciò che vogliono. Tipo giocare? Mi son chiesta io, che riflettevo su quanto sia troppo "scolastica" questa nostra scuola materna. Riflettevo sui lavoretti delle feste: poesie, filastrocche, rigorosamente fotocopiate dalle maestre e scelte tra i migliori autori. Lavoretti pregni di significato, per carità, ma poveri della manualità dei nostri piccoli pasticcioni. Ma che fine hanno fatto i posaceneri in Das, i fermacarte con le mollette di legno che si facevano ai nostri tempi?
Ho divagato.
Che altro c'è?
C'è che Mattia mentre parla, usa un dito per indicare. Ma non l'indice come noi comuni mortali. Tempo fa l'avevo redarguito: è maleducazione indicare! Cosa vuol dire? Mi ha chiesto lui. Vuol dire allungare il dito indice verso una persona. Così mi ha preso in parola: per indicare usa il dito medio. Che è anche peggio.
C'è che adoro sentirli fare la conta. Ambaraba cicci coccò, tre civette eccetera eccetera e poi sentirli conlcudere con questa cosa, che mi mette un sacco di allegria: puntino rosso, puntino blu, esci fuori per l'amore di Gesù! No, vabbe' ma dove l'hanno sentita?
E poi, c'è che mi sono messa a dieta. E sono andata da una dietologa che mi sta facendo mangiare uno sproposito di carboidrati ma ben organizzati, dice lei.
E poi c'è che è iniziata sul serio la stagione di trasferte del papà di famiglia. Nel senso che per una serie interminabile di mesi, lui ci sarà una settimana sì e una no. Una settimana sì e una no. Una settimana sì e una no. Scritto così rende meglio l'idea. Ho deciso che nel mentre valorizzerò i punti forza di questa condizione di vita: leggere nel più totale silenzio della casa, avere la casa più ordinata del solito. La lista dei pro sembra corta, la verità è che è ancora in progress.
E poi ho comprato libri come se non ci fosse un domani: li guardo, li rimiro, mi immagino mentre li leggo ma poi crollo dopo cinque miserabili pagine a sera, se va bene. E' la primavera, ca va sans dire.
E poi, ho iniziato la stagione della mamma urlatrice: urlo per farmi ascoltare, urlo per farmi rispettare, urlo per farli mangiare composti, urlo perché mettano a posto tutti i giochi, urlo per farli smettere di fare gli scemi. Urlo, come nel peggiore dei cliché.
Venga almeno la primavera a farci risorgere da questo abbruttimento.
Sottotitolo: perché tenere aperto un blog se non si ha più tempo/voglia di aggiornarlo?
Forse perché fa parte della mia vita da mamma, perché è nato insieme ai miei bambini (o quasi) e perché ci sono molto affezionata. Ecco.
E' che quando lo avevo aperto le ore di tempo libero erano millemila e ora si sono drasticamente ridotte a una, se va bene. Sappiatelo, voi neomamme che approdate qui per caso: godetevi tutto quel bel tempo sospeso dei primi mesi, ché poi niente sarà più come prima. Qualitativamente sarà tutto ugualmente entusiasmante ed emozionante, ma materialmente vi costerà il doppio della fatica. Se poi, tornerete al lavoro, avrete sì modo di chiacchierare, cazzeggiare e sentirvi parte integrante del mondo reale (e non solo mammesco) ma vi accorgerete che per fare tutte quelle bellissime cose che fanno così bene alla vostra psiche (tipo andare dal parrucchiere, bere un caffé con un'amica) vi toccherà sottrarre tempo ai vostri figli oppure prendere un giorno di ferie.
Tornando a noi, questi gli aggiornamenti: Christian guadagna spazio e acquista sicurezza. Mal sopporta l'impegno dell'asilo mentre suo fratello ci va volentieri. Ne ho parlato con la sua maestra: è un problema comune a tanti bambini. Sai, cominciamo a farli lavorare sul serio, si rendono conto che non possono più fare ciò che vogliono. Tipo giocare? Mi son chiesta io, che riflettevo su quanto sia troppo "scolastica" questa nostra scuola materna. Riflettevo sui lavoretti delle feste: poesie, filastrocche, rigorosamente fotocopiate dalle maestre e scelte tra i migliori autori. Lavoretti pregni di significato, per carità, ma poveri della manualità dei nostri piccoli pasticcioni. Ma che fine hanno fatto i posaceneri in Das, i fermacarte con le mollette di legno che si facevano ai nostri tempi?
Ho divagato.
Che altro c'è?
C'è che Mattia mentre parla, usa un dito per indicare. Ma non l'indice come noi comuni mortali. Tempo fa l'avevo redarguito: è maleducazione indicare! Cosa vuol dire? Mi ha chiesto lui. Vuol dire allungare il dito indice verso una persona. Così mi ha preso in parola: per indicare usa il dito medio. Che è anche peggio.
C'è che adoro sentirli fare la conta. Ambaraba cicci coccò, tre civette eccetera eccetera e poi sentirli conlcudere con questa cosa, che mi mette un sacco di allegria: puntino rosso, puntino blu, esci fuori per l'amore di Gesù! No, vabbe' ma dove l'hanno sentita?
E poi, c'è che mi sono messa a dieta. E sono andata da una dietologa che mi sta facendo mangiare uno sproposito di carboidrati ma ben organizzati, dice lei.
E poi c'è che è iniziata sul serio la stagione di trasferte del papà di famiglia. Nel senso che per una serie interminabile di mesi, lui ci sarà una settimana sì e una no. Una settimana sì e una no. Una settimana sì e una no. Scritto così rende meglio l'idea. Ho deciso che nel mentre valorizzerò i punti forza di questa condizione di vita: leggere nel più totale silenzio della casa, avere la casa più ordinata del solito. La lista dei pro sembra corta, la verità è che è ancora in progress.
E poi ho comprato libri come se non ci fosse un domani: li guardo, li rimiro, mi immagino mentre li leggo ma poi crollo dopo cinque miserabili pagine a sera, se va bene. E' la primavera, ca va sans dire.
E poi, ho iniziato la stagione della mamma urlatrice: urlo per farmi ascoltare, urlo per farmi rispettare, urlo per farli mangiare composti, urlo perché mettano a posto tutti i giochi, urlo per farli smettere di fare gli scemi. Urlo, come nel peggiore dei cliché.
Venga almeno la primavera a farci risorgere da questo abbruttimento.
Bentornata allora! Prima o poi impareremo a fare le mamme Zen che sussurrano e non urlano! Qui in uk mi guardano come un'aliena, loro serafiche mamme british!
RispondiEliminaOgni mattina mi sveglio col buon proposito e poi....urlo piu' forte di prima sigh
Non è abbrutimento....dopo un inverno così l'urlo e' liberatorio!!!
RispondiEliminaE' normale diradare i post quando lavoriamo tutto il giorno e i figli crescono. Non per questo è da chiudere.
RispondiEliminaNoi abbiamo ricominciato a dormire poco, non ho ben capito ancora quale sia il problema, incubi forse. Boh, comunque sono uno straccio.
Il tuo blog è tuo e lo aggiorni quando ti pare ...e poi questi riassuntini a me (mi) piacciono tanto ;D ....
RispondiEliminaho riso al dito medio ...e mi son sentita tanto te in altre parti ...che poi due figli maschi e gemelli si assomigliano tanto e forse anche le mamme ;D
confermo e sottoscrivo tutto ciò che dici sullo scrivere il blog (io sto messa peggio di te) e sul tempo a disposizione di mamma lavoratrice di gemelli quasi quattrenni. Mi fai sempre sorridere tanto e anche l'immagine di mamma urlatrice non riesce ad abbruttirti. Accidenti però quando non ascoltano in nessun modo che resta da fare se non urlare??? Ma come fanno le mamme British?! :-)
RispondiElimina@mammain se: Quanto mi piacerebbe essere per un po' una mamma british, così per provare! :-D
RispondiElimina@mammapiky: Dici che appena arriva la primavera riesco a smettere? :-D
@slela: Speriamo passi in fretta: almeno il sonno ce lo lascino! :-DDD Un abbraccio
@franci: noi mamme blogger di gemelli maschi ci assomigliamo un sacco! :-)))
@angy: grazie, che carina! :-)
mia madre mi ha detto che invece di fare figli dovevo farmi almeno due lauree, che tanto i figli quelli sono capaci tutte di farli. Ora la ringrazio. Vedo che fate delle vite tristissime.
RispondiEliminaAggiungo un punto alla tua lista: senza tuo marito potrai seguire la dieta con più rigore.
RispondiEliminaUn classico è quando tu sei lì che mangi un finocchio e lui si ammazza di pecorino e salame davanti al tuo naso...
@mammaalglutammato: purtroppo nel mio caso succede il contrario. In assenza di mio marito cedo facilmente ai raptus da cioccolata o simili. Quando c'è lui, evito per orgoglio! :-D
RispondiEliminaDevo commentare? Io manco se mi pagano torno ai primi mesi dei gemelli... Non cambierei questo periodo, pur difficile, con nessun altro... Quanto al resto, pillole da commentare. Dieta? E come fai a resistere? Ti devo portare fuori ad una delle nostre cene? Trasferta del marito, capisco che è dura. Stringi i denti che ormai la primavera arriva davvero. Asilo? Com'è che da noi tutti lavori manuali che dici che non ci sono più? Qui e' un riciclo unico, macchine con vasetti di yogurt, pezzi di legno e stoffe, angeli con stoffe e rotoli finiti di carta igienica, e robe simili. Poesie e filastrocche si', ma facciamoli pasticciare, che ne hanno un gran bisogno. Bacio!
RispondiElimina@valewanda: i miei primi mesi con i gemelli sono stati un periodo di totale tranquillità, tutto filava come doveva, ecco perché io qualche volta tornerei indietro eccome!
RispondiEliminaCon la dieta temo di non aver resistito...a presto per una cena! :-))
CIAO DI NUOVO...bè a volte ci sono periodi di "stanca" sul blog, comunque anche per me è un diario quindi alla fine lo si aggiorna quando si ha voglia....la scuola eh si ha perso un pò ma da noi ancora si fanno parecchi lavori manuali forse pure troppi ma i miei figli non si stancano ma...comunque il pross anno vanno alle elementari e sarà tutta altra storia....per la dieta anche io ci sto provando...ce la farò? da sola un pò difficile...vedremo...
RispondiEliminaLo sai, vero, che sui lavori manuali sfondi una porta aperta?
RispondiEliminaOggi ho scoperto che li hanno portati nell'aula computer della scuola primaria.
Aula computer sì e didò no?
Bah.
@winsbimamma: noi l'anno prossimo siamo ancora alla materna, per questo mi sembra fuori luogo stressarli già così! cuore di mamma!
RispondiElimina@silvia: no, il computer??? Cioè, tanto fanno già pratica a casa... :-D
Bello il tuo blog!
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