Squilla il cellulare.
Numero in chiaro. Prefisso 095.
Direi Catania o comunque Sicilia.
Rispondo.
Pronto?
Buongiorno signora. E' la Regione Lombardia...
Mmm, non l'avrei mai detto...
Parlo con uno dei genitori di Christian eccetera eccetera?
Sì. Di cosa si tratta?
Prima mi deve dire la data di nascita del bambino.
Sì ma per che cosa mi sta chiamando?
Non posso dirglielo, è la privacy.
E va bene, ecco la data...
Benissimo. Mi conferma quella visita medica che ha prenotato dieci mesi fa?
Ah, sì certo. Ma già che ci siamo le confermo anche quella per mio figlio Mattia. Stesso giorno ma un quarto d'ora dopo.
No no, io la sto chiamando per questa prenotazione, per quella dell'altro figlio verrà ricontattata.
D'accordo, grazie.
Clic
Clic
Mezz'ora dopo. Telefonata del marito
Ah, senti. Mi hanno chiamato da un numero strano. Volevano che confermassi un corso che deve fare Mattia. Gli ho detto che queste cose le segui tu e di chiamare te ma mi hanno risposto che non possono perché la prenotazione è agganciata al mio numero. Richiameranno stasera...
Corso? Numero strano? Sarà uno 095.
Prima considerazione: come ha fatto la Regione Lombardia ad approdare al numero di cellulare di mio marito? Bah, non voglio neanche saperlo. Perché la possibilità che io abbia dato il suo recapito per cose mediche e/o appuntamenti è abbastanza remota.
Seconda considerazione: in un periodo in cui parlo ossessivamente di visite, controlli e corsi di ogni genere è abbastanza normale la reazione di mio marito. Significa che mi ascolta. Mi ascolta come la maggior parte degli uomini ascoltano le donne. Come le lucine dell'albero di Natale. A intermittenza.