maggio 27, 2009

Questione di leggerezza

Forse è perché ho eliminato quel tappeto enorme, che ormai alle loro capocciate ci sono abituata. O perché gli faccio due bagnetti veloci al giorno - sotto l'acqua corrente - che ormai non fa più freddo e si divertono pure.
Sarà che è più facile rivestirli, senza il body che si appiccica alla pelle umida. O che si può uscire in quattro e quattr'otto senza giubbetti e giubbottini.
Forse perché di merenda facciamo i frullati freschi e mangiamo il gelato. O perché vederli circolare per casa in pannolino e mutandina in questi giorni di afa mi ha fatto molto sorridere.
Sarà che hanno ripreso ad addormentarsi da soli. Sarà che capisco che mi capiscono. Ma la sensazione negli ultimi tempi è... di leggerezza.

In mezzo a questa botta di ottimismo, due obiettivi da raggiungere in vista dell'estate: 1) convincerli a portare il cappellino per il sole 2) incrociare le dita che per il tour-parenti (fra sei settimane) le creature camminino, se no me li immagino i commenti...

maggio 20, 2009

Il mio quarto d'ora di celebrità





Di: Luca di Vita da Gemella
Tempo di lettura: 3 minuti
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Innanzitutto, grazie Luca! Se non ci fossi tu...chi me la doveva fare (a me) un'intervista?
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N.B. A proposito dell'incontro pupette/panterini, io proporrei un super raduno di blogger gemellari (e non) da realizzarsi entro il 2010, tanto per darci un po' di anticipo. Potremmo farcela...

maggio 16, 2009

Fuori a pranzo

Sembrerà strano ma io i miei bambini al ristorante non ce li avevo ancora portati: ho qualche riserva in merito.
Questa la cronaca della prima volta.
L'amica P. propone un pranzo con pargoli al seguito in un agriturismo del pavese. Otto adulti e quattro bambini. Diciamo che l'organizzazione dell'evento non è che promettesse bene: una previsione meteo funesta a metà settimana che quasi ci convince a rimandare; la presunta varicella di uno dei partecipanti e una coppia che si dilegua, causa numero di chilometri per raggiungere la location.
Il tempo volge al bello e quindi si parte comunque. Decido di far mangiare i bambini a casa con un po' di anticipo, tanto l'appetito c'è. Stiamo per uscire e scopriamo che Christian è letteralmente immerso in un mare di non-dico-cosa. Segue lavaggio e cambio integrale.
Siamo un po' in ritardo ma questa non è una novità. Io sono una puntuale. Mio marito è un ritardatario cronico. Noi due, presi insieme, eravamo una via di mezzo. Adesso, in quattro, siamo diventati un caso patologico. Ormai credo che in fatto di puntualità nessuno si aspetti molto da noi.
Passiamo al viaggio. Diciamo che mio marito ha una guida sportiva già di suo. Diciamo che se cerchi di raggiungere un posto con un navigatore non aggiornato e capiti in un tunnel di deviazioni e lavori in corso magari ti girano un po' le scatole. Diciamo che se i tuoi figli che normalmente in macchina se ne stanno tranquilli si lamentano, ci sarà un motivo. Magari tutto 'sto frenare, curvare, ripartire li sta disturbando.
Ma no, figurati, quando mai hanno sofferto la macchina?
Segue copiosa vomitata di Mattia proprio a mezzo chilometro dall'arrivo.
Ecco, io lì avrei fatto dietrofront in un nanosecondo anche perché avevo con me solo pannolini e salviettine profumate. Ma l'amica P. mi ha fornito T-shirt di salvataggio (grazie!) e quindi a destinazione ci siamo arrivati. Un grazie va anche all'amica M. che ha pranzato gomito a gomito con Mattia, che non è che profumasse proprio di pulito!
Comunque, se ne sono stati per due ore sui loro seggiolini. Hanno pastrugnato quelle dieci o dodici fette di pane e le patate arrosto. Hanno assaggiato il risotto e fissato a lungo il tiramisù con occhi imploranti.
Prova superata, come si dice. E la prossima volta
, direi che si mangia direttamente lì.

maggio 12, 2009

P di prudenza

Lei: Ci andiamo domani a comprare la lavatrice?
Lui: …………………… [Silenzio assoluto].

Da quando ci sono i bambini mio marito risponde con 5/6 secondi circa di delay a qualsiasi domanda io gli ponga: dev’essere l’effetto collaterale di una tecnica d’isolamento tutta sua, per sopravvivere ai rumori molesti della prole. E’ come se…facesse FINTA di ascoltarmi. Invece mi ascolta. Sì, sì, mi ascolta (oooooooooooooooooh).
Comunque, dopo un minuto abbondante:

Lui:
ma le lavatrici te le consegnano a casa, no?
Lei:
ma certo!
Lui:
e quella vecchia se la portano via loro, no?
Lei:
ma certo!
Lui: a
h, dai...va bene.

E lì ti domandi se per caso tuo marito per centri commerciali abbia mai visto qualcuno in fila alla cassa con una lavabiancheria nel carrello. Poi ci ripensi: questa si chiama prudenza. Ma con la P maiuscola. Sempre meglio misurare il proprio livello di partecipazione e coinvolgimento fisico in una faccenda prima di rispondere affermativamente.

maggio 09, 2009

Tema: La mia mamma

SVOLGIMENTO:
La mia mamma è quella che in mezz'ora ribalta casa da capo a piedi, dandole nuova luce.
La mia mamma è quella che o lei è iperattiva o io sono indolente ma non si sa chi abbia ragione.
La mia mamma è quella che il dovere prima di tutto.
La mia mamma è quella che io sono diversa da voi (nel senso che tu e il tuo papà siete uguali).
La mia mamma è quella che si ricorda una cifra, una misura ma soprattutto un prezzo a distanza di anni.
La mia mamma è quella che "ah, io da adesso me ne frego" e poi non lo fa mai.
La mia mamma è quella che fa le torte come Nonna Papera ma non è che le somiglia.
La mia mamma è quella che tutti gli anni regala a mio marito una camicia al compleanno e un maglione a Natale.
La mia mamma è quella che gli ingredienti sono gli stessi ma quello che cucina lei ha tutto un altro aspetto.
La mia mamma è instancabile e altruista come era la sua mamma.
La mia mamma è una nonna attenta e più severa di me.
La mia mamma è - dopo mio marito - la persona alla quale affiderei la vita dei miei figli.
Buona festa della mamma, mamma!
Buona festa della mamma a tutte le mamme - blogger e non - che passano di qua. Li avete fatti gli auguri alla vostra?
Ah, dimenticavo: la mia mamma è quella che sarà capace di correggermi la punteggiatura quando leggerà questo post!

maggio 07, 2009

Di geni e progressi parlando...

[Premessa: mia mamma NON è proprio una fan del Cavaliere]

Ieri mattina – ore 11.00. Dall’ufficio chiamo casa per avvisare che ho dimenticato di preparare la verdura per i bambini. Vista la fiducia sconfinata che mia mamma nutre nelle mie capacità organizzative, mi dice che se n’era già accorta e che per sicurezza le aveva portate lei. Comunque, questo il seguito della telefonata:

Io: Mamma? Ciao, tutto bene? I bambini?
Nonna S.:
Christian dorme. Mattia è sveglio: aspetta che te lo passo…
Io:
Mamma, lascia perdere. Dai, sono al lavoro…
Nonna S.:
Tieni Mattia, parla con la mamma…
Mattia: ……………………….. (silenzio assoluto)
Nonna S. si riprende la cornetta:
ma come Mattia, hai un anno e non sei capace di parlare al telefonoooo? Il nipote di Berlusconi ha un anno e mezzo e sa contare fino a 15!
Laura: [!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!]
Ehm…mamma, cosa stai dicendo…?
Nonna S.:
ma sì, l’ha detto ieri a Porta a Porta…

Dal minuto 2:45

maggio 05, 2009

1 year old

Lei: giacomooo!
Lui: zzzzzzzzzz
Lei: giacomooo!
Lui: zzzzzzzzzz, sì?
Lei: mi sa che mi si sono rotte le acque...
Lui: ma sei sicura? magari era pipì...
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Sguardo smarrito (quello di lei).
Sguardo assonnato (quello di lui).
ACCADEVA UN ANNO FA, tutto in una mattina, e l'ho raccontato qui.
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Sguardo fiero (il loro) di chi sa impugnare un biberon e bere il latte da sé.
Sguardo incantato (quello della mamma) che si scioglie a vederli scoprire il mondo.
Sguardo orgoglioso (quello del papà) che si diverte a guardarli fare combutta.
ACCADE OGGI.
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Auguri Mattia e Christian!